Continua l'avanzamento dell’ibrido e del metano nelle Skoda e nel gruppo Volkswagen. Oggi è il arrivato l'appuntamento per la mitica Octavia.

Il brand Skoda ormai da qualche anno fa parte del gruppo Volkswagen e rientra quindi all'interno di una politica che sta ultimamente spingendo sempre di più sull’ibrido e sul metano. Chi vuole scegliere una vettura a metano è ormai quasi costretto di dover acquistare una vettura Volkswagen, Skoda o SEAT. Sono state presentate da poche ore 3 nuove propulsioni per la mitica Skoda Octavia, rinnovata ancora una volta ed arrivata alla quarta generazione.

Per la precisione, l’Octavia è la prima Skoda in assoluto a presentare la tecnologia Mild Hybrid.  È possibile avere questa tecnologia su due volumi di motore, il 1.0 TSI da 110cv e 1.5 TSI da 150cv.  Il primo è dotato di un turbocompressore con geometria variabile della turbina e funziona grazie a deficiente processo di combustione Miller. In entrambi i casi abbiamo comunque un motorino di avviamento a cinghia da 48 V e una batteria agli ioni di litio da 48 V nel caso sia abbinato un cambio DSG a sette velocità. 

Come abbiamo detto è presente anche una versione a metano, precisamente il classico 1.5 TSI da 131 cavalli con turbocompressore con geometria variabile della turbina. Utilizzare il metano permette di avere una riduzione di circa il 25% delle emissioni di CO2 rispetto al funzionamento di un tradizionale motore termico a benzina. Inoltre si ha una quantità molto inferiore di ossido di azoto che viene emesso nell’aria e non vengono prodotte particelle di fuliggine. In questo modo si riesce quindi a ottenere un’ottimizzazione delle performance della vettura ed un'ottimizzazione dell'inquinamento. 

I dati relativi a consumo di metano sono molto bassi nel ciclo WLTP. Si parla infatti di una media compresa tra 3,6 e 4,5 kg per 100 km. Grazie ad una capacità del serbatoio di circa 17 kg, la Skoda Octavia riesce a percorrere quasi 500 km con un pieno di metano. Ricordiamo inoltre che l’Octavia con propulsione a metano è dotata anche di un serbatoio da 9 litri con un’autonomia che raggiunge i 690 km.  Il serbatoio di benzina con un volume così contenuto, permette quindi alla vettura di essere omologata come vettura mono-fuel, con una conseguente riduzione delle varie tassazioni a livello regionale.

Gli ingegneri hanno effettuato un ottimo lavoro relativamente alle feritoie frontali, in modo da ottenere un ottimizzazione dell’aerodinamica ed aumentare l'efficienza di raffreddamento. Le lamelle sono infatti regolabili, nella presa d'aria centrale, e permettono quindi di avere ancora più fresco il motore. Quando sono completamente aperte, entra la massima quantità d'aria, consentendo quindi un raffreddamento immediato. Tale accortezza viene utilizzata anche per rigenerare il filtro antiparticolato benzina o diesel.

A livello di infotainment la vettura è aggiornata alle ultime tecnologie, che permettono alla vettura di essere assolutamente connessa con il mondo, grazie alle varie tecnologie di Android auto ed Apple carplay, oltre all'immancabile radio Dab presente all'interno del touchscreen personalizzabile da 8.25 pollici. Quest'ultimo inoltre può essere aumentato e raggiungere la dimensione di 10 pollici. 

È presente anche l’head-up display ed il Virtual cockpit che è stato migliorato rispetto alle versioni precedenti. In questo modo il conducente può personalizzare completamente il proprio cruscotto in modo da avere delle informazioni ottimali sempre ben visibili.

Un bel salto in avanti per una vettura che ha definito la storia della Skoda, in oltre 400 mila esemplari venduti ogni anno.

 

credit photo Skoda media press