A partire dall’anno prossimo, potremmo risentire il suono di un V12 per una Ferrari di serie. In aggiunta è spider. Elettronica in abbondanza per gestire gli 800 cavalli e superare i 340 km/h. 

Il sito web della Ferrari mette in primo piano il titolo “A legend is reborn”. E in effetti negli ultimi vent’anni la casa di Maranello ha realizzato solo serie limitate per un motore tanto grande come il V12. Stiamo parlando della F60 America, SA aperta, 550 Barchetta e Superamerica). Proprio nel momento in cui l’elettrico sembrava aver mandato in pensione i motori più ampi, per far spazio a più piccoli, eccoci di nuovo il V12 Ferrari. 

Parliamoci chiaro. Stiamo parlando della spider più potente al mondo attualmente, realizzata di serie. Con un disegno a mantello, la fiancata e i passaruota ampi portano l’occhio sul frontale, facendo avvertire il posteriore leggero, reso tra l’altro particolare dalle due pinne poste dietro gli unici due sedili, quelli anteriori ovviamente. Il tetto rigido pieghevole scompare dopo un meccanismo che impiega 14 secondi (fino a 45 km/h) a traslarlo nel vano posteriore. Il lunotto elettrico permette poi un uso 365 giorni l’anno, grazie alla funzione wind stop. 

Il motore, 6.496 centimetri cubici, ha una potenza massima di 800 cavalli a 8.500 giri/min, con 718 Nm di coppia. Una potenza ottenibile fin da subito, grazie all’80% della coppia disponibile già a 3.500 giri/min. Il rapporto di compressione è di 13,5:1, mentre l’alesaggio e corsa è 94x78mm. Sulla 812 GTS è presente anche un limitatore di giri fissato a 8.900 giri/min per una sportività di guida immutata. Nuovi contenuti innovativi sono stati inseriti nel motore, come ad esempio il sistema ad iniezione diretta a 350 bar ed il sistema di controllo dei condotti di aspirazione a geometria variabile, derivato dalla F1. In questo modo si riesce a sfruttare meglio l’incremento di cilindrata da 6.2 a 6.5 litri, per una guidabilità migliorata a tutti i regimi. Gli ordini di combustione hanno avuto maggiore risalto, conformando ovviamente in modo opportuno la geometria delle prolunghe centrali. 

I sistemi elettronici non mancano ovviamente. Partiamo dall’EPS Electric Power Steering, che altro non è che il servosterzo elettrico. Grazie all’interazione con il sistema Ferrari Side Slip Control v5.0 e il Passo Corto Virtuale 2.0 (PCV) si riesce di sfruttare a pieno il potenziale prestazionale dell’auto. Ad essi aggiungiamo il Ferrari Peak Performance (FPP) che informa il guidatore, in fase di sterzata, del livello di aderenza limite, oppure il Ferrari Power Oversteering (FPO) per limitare il sovrasterzo in uscita in curva. I risultati sono eccezionali: 0-200 km/h in 8.3 secondi e 0-100 km/h sotto il muro dei 3 secondi, fermandosi in appena 32 metri dai 100km/h.  

Per il comfort, è stato studiato a lungo il parabrezza, dotandolo di due piccoli deflettori a L, già visti nella LaFerrari Aperta, per evitare delle turbolenze subito dietro il poggiatesta. Tutto questo per un 4.69 metri di lunghezza, 1.97m di larghezza, 1.27m di altezza e 1600kg di peso a secco. La distribuzione dei pesi è un 47% anteriore e 53% posteriore, mentre il passo è di 2.72m. A tenerla incollata a terra ci pensano i pneumatici 275/35 ZR da 20 pollici anteriori e 315/35 da 20 pollici nel posteriore. 

Pronti a partire? Con 92 litri a disposizione nel serbatoio, abbiamo diversa strada per divertirci.