Volkswagen è uscita con una nota molto interessante che spiega come l’efficienza energetica sia al centro della strategia di sviluppo di una vettura elettrica. Cerchiamo di capire insieme come il recupero dell'energia in frenata vada ad aumentare notevolmente l'autonomia di qualsiasi veicolo elettrico.

Ogni produttore automotive ha una propria strategia nello sviluppare una vettura elettrica. Proprio come i motori termici sono realizzati in modo diverso, chiaramente da casa automotive a casa automotive, anche quelli elettrici hanno una diversa forma di realizzazione. Un aspetto chiave, per andare ad allungare l'autonomia, oltre ovviamente a contemplare tutta una serie di efficienza aerodinamica e del peso, molto passa attraverso la formula di recupero dell'energia. 

Per fare un discorso molto semplice pensiamo che la vettura elettrica possa muoversi grazie all'utilizzo di una batteria come quelle che utilizziamo per il telecomando della televisione in casa. Nel momento in cui prendiamo l'acceleratore o nel momento in cui premiamo il pulsante per cambiare canale o alzare il volume, avviene il consumo della batteria. Nel caso in cui non premessimo più il piede dall'acceleratore di una vettura elettrica o nel caso del telecomando non premessimo alcun pulsante, ecco che il moto cinetico della vettura permette di recuperare parte dell'energia. A seconda della diversa forma ingegneristica della vettura, le cose però possono cambiare nel settore automotive. 

Volkswagen ha optato per una strategia molto semplice ed efficiente. Gli ingegneri tedeschi hanno deciso che la marcia per inerzia ha la priorità in quanto qualsiasi conversione di energia inevitabilmente porta ad una perdita. 

Nella maggior parte delle manovre di frenata quotidiana o di alzata del piede dall'acceleratore, il motore elettrico di trazione esegue la frenata da solo mentre il servofreno elettrico aziona i freni delle ruote solo in situazioni che richiedono una maggiore decelerazione.  Non appena ci si trova a bordo di una vettura elettrica Volkswagen quindi, il passaggio della frenata basata sul generatore elettrico a quella idraulica, ovvero quella legata alla pressione del freno, è quasi indolore e non si percepisce quasi più.

La Volkswagen ID.4 dispone inoltre di serie del “predictive Eco Assistance”. Stiamo parlando di un sistema che va ad analizzare i dati del sistema di navigazione e dei sensori del veicolo per fornire ai conducente un supporto efficace al fine di guidare in modo efficiente e rilassato, non appena ci avviciniamo al centro abitato e quindi le velocità richieste diminuiscono. In questa situazione il sistema infotainment avvisa il conducente di togliere il pedale dell'acceleratore in modo da recuperare parte dell'energia.

La ID.4 è inoltre il primo SUV completamente elettrico di Volkswagen. Grazie alla sua batteria da 52 e 77 kWh, riesce a garantire un'autonomia fino a 520 km. Il lancio è previsto a dicembre di quest'anno, ed infatti stiamo per vedere nei prossimi giorni le prime vetture ID.4 sulle nostre strade.

Sarà l'inizio di un vero e proprio cambiamento per il quale ci dobbiamo abituare sempre più. Gestire una vettura elettrica infatti non è esattamente come gestire una vettura con motorizzazione termica e cambio manuale. Partendo semplicemente dal presupposto che guida una vettura con cambio manuale, avrà bisogno sicuramente di un attimo per una fase di rodaggio. Cambierà molto anche a livello di spinta a bassi regimi. 

L'appuntamento però è con una svolta epocale che ci porterà ad una forma di mobilità sempre più sostenibile e sempre più attenta al nostro pianeta.

credit photo Volkswagen media press