Molte auto che vediamo nel nostro paese non vengono vendute in tutto il mondo, e viceversa. La Dacia brasile ha presentato la versione per il mercato sudamericano della city car low cost. Commercializzata dal prossimo anno, subirà un restyling completo. Vediamo cosa cambia.

 

Renault, Dacia, Losanga. Non è un gioco di parole o un tridente d’attacco di qualche squadra sportiva, ma bensì il triangolo che si gioca attorno alla Sandero che viene commercializzata in Brasile. Come abbiamo detto nell’incipit molte case automobilistiche non vendono le medesime vetture in tutte le parti del mondo, ma bensì solo in alcune aree, oppure le personalizzano con qualche dettaglio o nome differente. Capita anche che alcuni modelli che da noi sono presenti sotto un detereminato marchio, mentre casomai in Brasile vengono commercializzati con un altro marchio. E’ il caso della Sandero, che in Italia viene venduta dalla Dacia (azienda satellite di Renault), mentre nel paese carioca è venduta con la losanga tipica della Renault. 

 

Non vogliamo ora entrare in merito alle scelte aziendali che portano a queste differenziazioni, perchè sicuramente ci sarebbe moltissimo da dire, ma quello che ci interessa è capire come cambia la Sandero do Brasil. Siamo ad un profondo restyling della seconda serie, in quanto con il debutto avvenuto nel 2008, abbiamo poi l’evoluzione a partire dal 2012. Imparentata con la Clio, la Modus e anche un pò di Nissan Micra, è una city car molto agile nel traffico, con prezzi di acquisto e mantenimento veramente contenuti. Declinata anche in una versione Stepway, ovvero crossover, è prodotta per il vecchio continente nello stabilimento di Pitesti in Romania

 

La versione made in Brasile restyling è con linee molto più classiche e pulite. L’inserimento dei led nei fari anteriori, con un gioco a c, tipico ad esempio dell’attuale modello della Megane, ne fanno a tutti gli effetti una Renault.  La fiancata laterale continua nella linearità delle linee, che terminano nel posteriore, anch’esso molto pulito. A guardarla bene, nel portellone posteriore, si nota una comunanza con la Megane, per via della scritta luminosa. La versione attuale ha invece linee più morbide, a partire dal frontale e per tutta la carrozzeria. Le differenze si nota immediatamente con la nuova versione, a partire dal grande logo Renault, che si staglia al centro della mascherina frontale. 

 

Non sono stati resi noti i dettagli relativi alla motorizzazione, al momento. Non dovrebbero esserci però grossi cambiamenti, casomai ci saranno alcuni processi di modernizzazione su questo aspetto. Attualmente presente sia con alimentazione benzina, che diesel e gpl, la Sandero copre un arco di cilindrata che soddisfa ogni tipologia di guidatore, metano escluso.

 

Nuovo modello in Brasile, portatore di anticipazione per il modello Europeo? Ni, dipende. Come dicevamo prima, molto spesso le case automobilistiche effettuano restyling per una singola area commerciale del mondo, oppure commercializzano modelli solo in pochi paesi. Dipende molto dalle mode locali, basti pensare alle vetture a 3 volumi che sono vendute in particolare nell’est europa, di versioni a due volumi italiane. Pensiamo alla Ford Focus con la “coda”, oppure la “Clio” anch’essa con la coda. Mai e poi mai sarebbero state commercializzate in Italia, sebbene ebbero un discreto successo nei paesi dell’Est Europa. Non sappiamo quindi se vedremo le modifiche che sono state apportate alla Sandero in Europa, anche se comunque non sono molto diverse dai gusti europei, con questi led che strizzano molto gli occhi alla Megane attuale. 

 

 

credit photo Dacia media press