Nei primi tre mesi del 2019 sono letteralmente crollate le immatricolazione delle vetture a metano. Abbiamo registrato precisamente un calo del 46 percento, ma il peggio è passato. Nessuna migrazione verso altre forme di alimentazione: semplicemente non c’era offerta. Ora però VW è tornata e tutto sembra ritornare alla normalità. 

 

Il metano è da sempre un'alimentazione bistrattata. Non amata da tutti, è sempre stata vista come un’alimentazione povera, insieme al gpl, ma che rispetto ai benzina e diesel permette di vivere la macchina tutti i giorni dell’anno senza avere problemi di blocchi del traffico o limitazione all’accesso alle città. Nel primo trimestre del 2019 i dati avevano registrato un crollo delle immatricolazioni, ma questo era dovuto al fatto che la VW era impegnata a rinnovare le proprie vetture, anche con il discorso della nuova omologazione WLTP. Ora sembra esser tornato tutto a regime, ed infatti i dati registrano una ripresa. 

 

Il gruppo tedesco, che ingloba Audi, Skoda e Seat anche, ha presentato una serie interessanti di vetture che si adattano a tutte le tipologie di persone. Partiamo dalla semplice utilitaria da città, fino ai suv, passando per una berlina per i giovani. 

 

Partiamo quindi delle vetture compatte, come la Volkswagen Up! 5 porte o le sorelle Skoda Citigo e Seat Mii. Con prezzi a partire da circa 13.000 euro (per la Skoda), il motore è un mille da 68 cavalli di potenza ed un serbatoio di 11 o 12 kg a seconda della casa produttrice. Attenzione! Perchè oltre a questo serbatoio ne abbiamo un’altro da 10 litri per la benzina. Sono le cosiddette “monofuel”, vetture dove la benzina è considerata un alimentazione di supporto e non principale, con benefici anche da un punto di vista del pagamento del bollo annuo. 

 

Salendo di grandezza, troviamo la Seat Ibiza, Leon e VW Polo, con la sorella maggiore Golf. La prima ha prezzi che partono da circa 16.000 euro, con un motore 1.0 TGI e 90 cavalli di potenza. La capienza del serbatoio di metano è in questo caso maggiore, ovvero 13.8 kg, mentre rimane sempre inferiore quello per la benzina (9 litri). La Leon monta invece un 1.5 TGI da 130 cavalli e ben 17.3kg di metano, per viaggi lunghi in totale tranquillità, per prezzi a partire da 24.000 euro. Le tedesche Polo e Golf ripercorrono anche loro le cilindrate delle sorelle spagnole, con prezzi però leggermente superiori di circa mille euro. 

 

Anche Opel propone una vettura a metano, e precisamente Astra 1.4 Turbo EcoM, con 110 cavalli e 19 kg per caricare metano. I prezzi in questo caso partono da circa 24.000 euro per la versione 5 porte, mentre per la station wagon da 25.000. 

 

Audi non sta a guardare e propone ben tre vetture spinte da questa forma di alimentazione. Parliamo della A3, A4 avant e A5. La prima parte da circa 30.000 euro, con 131 cavalli di potenza e un serbatoio da 17 kg. Medesima capacità per la A4 avant (a partire da 43000 euro) e A5 sportback (46.000 euro). In questo caso il serbatoio della benzina è veramente esiguo, diciamo tranquillamente per la riserva, in quanto si ferma a 7 litri per la A4 e A5. 

 

Anche Fiat presenta la sua Panda in versione TwinAir 0.9 di cilindrata, il Qubo 1.4 e il Doblò. Nessun allestimento di serie per Tipo purtroppo, come molti vorrebbero invece vedere. In questo caso i prezzi partono da circa 16.000 euro per la Panda, per arrivare al più costoso Doblò, con i suoi 23.000 euro. 

 

A completare l’elenco ci pensano i cinesi di DR, con la DR3, DR4, DR evo e DR6. Non molto sviluppate nel nostro paese, hanno cilindrate che si aggirano tra il 1.5 e 1.6, con prezzi compresi tra i 17.000 e 22.000 euro. Tutti prezzi, compresi quelli delle altre vetture delle altre marche, da scontare con permute e/o offerte commerciali del mese in corso. 

 

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