E’ stata presentata la nuova vettura da F1 che cercherà di riportare a Maranello il titolo mondiale. Presentata a Reggio Emilia, ha un nome particolare ed alcuni cambiamenti che hanno stupito non poco gli addetti ai lavori. 

 

Finalmente ci siamo: è stata presentata in un grande show, la futura vettura di Formula 1 della casa del cavallino rampante. Confermati ovviamente i due piloti, Vettel e Leclerc, così come il team principal Mattia Binotto. SF1000 è il nome della vettura, in omaggio ai mille gran premi che nel corso della storia la Ferrari ha corso, il cui traguardo si avrà in occasione del GP del Canada (il prossimo 14 giugno). 

 

L’obiettivo è quasi scontato: tornare a vincere. Negli anni scorsi, erano scesi in campo anche slogan propiziatori come “Mission WinNow”, che in realtà era una collaborazione commerciale con la Phillips Morris. Fattostà, che il titolo costruttori manca dal 2008 e quello piloti dal 2007. L’ultimo ferrarista a laurearsi Campione del Mondo era stato il buon vecchio Raikkonen. Sarà l’anno giusto per Vettel o Leclerc? Da una parte abbiamo l’esperienza di un pluricampione del mondo, mentre dall’altra abbiamo la voglia e l’irruenza di un talento puro, ancora in fase di rodaggio nel circus, ma già con ottime prove alle spalle. 

 

La vettura di quest’anno ha stupito non poco gli addetti ai lavori. Non tanto per il colore, ora più opaco, ma per via dei volumi. La parte che ha subito le maggiori rivoluzioni, è senza dubbio il retrotreno, o meglio ancora le pance. Ora sono molto più snelle, alleggerite di un buon volume e che risultano quindi più profilate.

 

Per chi non se ne intende, e segue solamente la F1 in occasione della gara domenicale, questa modifica potrebbe non significare molto. In realtà questa è una modifica molto interessante. Sotto la carrozzeria infatti, non esiste un solo centimetro cubico inutilizzato. Gli spazi sono veramente ottimizzati al massimo, proprio per ottenere prestazioni al top. Andare quindi a ridurre i volumi delle plance, vuol dire che sotto la carrozzeria, è stato fatto un ottimo lavoro di riprogettazione degli spazi ed ottimizzazione di tutta la componentistica del motore. 

 

Tutto questo cambiamento non ha ovviamente una valenza estetica ma, come abbiamo appena detto, di potenza. Ridurre la larghezza della vettura porta ad avere un fondo più libero, nella propria funzione primaria, ovvero la creazione di carico aerodinamico. Nella passata stagione, Vettel in particolare, si lamentava infatti per il poco carico nel posteriore e della perdita di competitività con gli altri team. 

 

Quella che abbiamo visto a Reggio Emilia sembra quindi una vettura ottimizzata di quella dell’anno scorso, la SF90. Già, perché i veri cambiamenti arriveranno con l’anno prossimo. Il 2021 sarà l’anno dei grandi cambiamenti, con un regolamento nuovo e con nuove sfide per le case automobilistiche nel produrre vetture vincenti.

 

Molte case infatti stanno già lavorando alle nuove versioni 2021, e siamo certi che anche in casa Ferrari sia al lavoro un team dedicato. Fattostà che manca ancora un anno a questo grande cambiamento, manca ancora un anno di sfide e vittorie. Ed anche la proclamazione di un Campione del Mondo.

 

In attesa dei primi test su pista in programma per fine febbraio, non possiamo che rimanere molto soddisfatti del lavoro fatto dal team di Mattia Binotto. Un’ottima ottimizzazione (scusate il gioco di parole) di una vettura che, nella seconda parte del campionato 2019, ha dato filo da torcere alla Mercedes. Sarà l’anno buono per la Ferrari?

 

Foto di Bernardo Perez de Lara da Pexels