Sono state presentate, in occasione del GP di Austin, le nuove regole che verranno utilizzate dai team di gara, a partire dal 2021. Migliore aerodinamica, tetti di spesa e una sorta di talent school obbligatoria. 

E finalmente ce l’abbiamo fatta. Dopo mesi di confronti e discussioni se fosse giusto o meno cambiare le regole della F1, ecco le nuove regole. La Ferrari, lo diciamo subito e dopo ci torneremo,ha votato a favore, non applicando il suo diritto di veto. 

Iniziamo con lo stile, molto più futuristico, molto avveniristico verrebbe da dire, con queste gomme che assomigliano a quelle delle vetture stradali ultrasportive, con spalla ribassata. I cerchi infatti passano dagli attuali 13 pollici, a 18. Una bella differenza anche in termini di visuale. Il sistema di protezione della testa, HALO, rimane e non diventa un cupolino chiuso come in molti avevano chiesto. Le pance laterali diventano più sinuose e larghe, integrandosi meglio con le variazioni che avvengono nella parte anteriore, per quel che riguarda l’aerodinamica. L’ala anteriore e l’alettone posteriore verranno ridotti come dimensioni, e perderanno quel numero spropositato di alette e contro alette che ora contraddistinguono le monoposto. 

Il DRS ovviamente resta, e ci mancherebbe! Lo spettacolo dei sorpassi non può certo diminuire, anzi! Le nuove modifiche hanno infatti lo scopo di produrre un miglioramento delle prestazione delle vetture che sono in scia. Con le regole attuali, chi segue ha una perdita di carico di circa il 50%, mentre dal 2021 si perderà solo il 5-10%. Una bella differenza. Capita spesso infatti attualmente, che se un pilota entra in scia e non riesce subito a passare chi lo precede, entra in un loop di situazioni che portano al degrado dei pneumatici più veloce, la temperatura di quest’ultime che aumentano, aria più sporca e calda e via dicendo. Insomma, se non si riesce nel sorpasso immediato, meglio quasi rallentare e togliersi dalla scia. Un controsenso che però ha le sue motivazioni tecniche. 

A livello di peso complessivo, ci sarà un aumento di 25 kg per le auto, arrivando a toccare i 685 kg, senza considerare pilota e liquidi vari del motore. Non cambia il motore, che rimane il 1.6 turbo con connessa power unit elettrica. 

Con un numero di GP che dovrebbe essere attorno a 21, o giù di lì, avremo un tetto di spesa di 157 milioni di euro per stagione. Un limite che sta trovando abbastanza criticità, per via delle innumerevoli deroghe che finora ha ottenuto. Camilleri, amministratore delegato della scuderia Ferrari, ha dichiarato:

“Penso che ciò che è stato annunciato nel fine settimana sia davvero l’inizio del processo – ha spiegato Camilleri – non siamo nemmeno alla conclusione della parte iniziale. C’è ancora molto lavoro da fare insieme alla Formula 1, alla FIA e ai team. Abbiamo votato a favore e non abbiamo esercitato il nostro veto, quindi nel complesso siamo abbastanza soddisfatti della direzione che si sta prendendo e dei principi che sono stati esposti. Ma chiaramente molti dettagli devono ancora essere risolti”.

Ulteriori modifiche sono state applicate anche alla durata delle gare. Non più il consueto appuntamento con gli sponsor e la stampa del giovedì, il quale verrà spostato al venerdì mattina. Nel pomeriggio del venerdì ci saranno le due sessioni di prove libere, che culmineranno con le qualifiche del sabato. E come ciliegina sulla torta, l’obbligo di far correre nelle prove libere, in almeno 2 sessioni in un anno, un pilota con meno di due Gp in carriera. In pratica, coloro che non sono mai saliti a bordo di una F1. Vedremo Mick Schumacher a bordo della Ferrari F1?