Si pensa tanto alle prestazioni del motore, ai consumi, ai moderni sistemi di infotainment, ma spesso non si prende in considerazione l’unico aspetto che ci tiene incollato alla strada. Stiamo parlando delle gomme, bene prezioso da controllare spesso, per un discorso di sicurezza e per non incorrere nelle sanzioni delle forze dell’Ordine. 

 

Sono uno di quegli aspetti che ce ne ricordiamo solo quando passiamo dal meccanico per un controllo generale o quando un benzinaio gentile ci chiede se dobbiamo gonfiarle. Stiamo parlando delle gomme, dette anche pneumatici. Varie marche, misure e destinazioni d’uso, in alcuni casi realizzati per vetture speciali, nella maggioranza dei casi installabili su diverse vetture. 

 

Secondo una recente indagine di Assogomma e Federpneus, con la preziosa collaborazione della Polizia Stradale, ben il 9% dei mezzi circolanti in Italia (auto e camion) hanno gomme lisce, ovvero con un battistrada senza rientranze. In altre parole, troppo usurate. Stiamo parlando di circa 4 milioni di mezzi, un numero enorme se si pensa alle conseguenze che possono subentrare nei casi di emergenza. Minore battistrada è sinonimo di minore sicurezza per la vettura, per quelle attorno, oltre che per i pedoni e moto. 

 

L’indagine afferma che con l'aumentare dell’età del mezzo, aumenta la probabilità che il battistrada diminuisca. In particolare sembra siano i 10 anni di vita della vettura, il vero e proprio spartiacque per questo aspetto: vetture con più di questi anni hanno presentato non conformità doppie rispetto ai mezzi con età inferiore alla decade. Come dato allarmante abbiamo anche che circa il 3% dei mezzi controllati aveva montato pneumatici non conformi alla carta di circolazione, mentre un altrettanto 3% aveva pneumatici non omologati. Un 4% invece aveva evidenti e gravi segni di usura, che invalidavano seriamente la tenuta di strada. Non mancano neanche coloro che decidono di tenere le gomme invernali anche in estate: sono ben il 36%. Un valore altissimo!

 

Le norme sono ben chiare e stabilite dal Codice della Strada all’articolo 79. Al comma tre si afferma:

 

“Chiunque circola con un veicolo che presenti alterazioni nelle caratteristiche costruttive e funzionali prescritte, ovvero circola con i dispositivi di cui all’art. 72 non funzionanti o non regolarmente installati, ovvero circola con i dispositivi di cui all’articolo 80, comma 1, del presente codice e all’articolo 238 del regolamento non funzionanti”

 

e le sanzioni si aggirano tra le 85 e 337 euro. A questa va aggiunta la decurtazione dei punti della patente! Nel caso in cui si costituisca un pericolo per la circolazione c’è il divieto di circolazione e meno 2 punti, che diventano 3 nel caso in cui il pericolo venga classificato come grave. 

 

Quando conviene quindi cambiare i pneumatici? Come primo aspetto è consigliato rivolgersi ad un gommista professionista. Il Codice della Strada afferma che sono necessari 1.6 mm per essere a norma, ma si raccomanda uno spessore di almeno 3mm per le gomme estive e 4mm per quelle invernali. In molti casi è possibile trovare sul singolo pneumatico l’indicatore di usura, che permette un rapido e corretto controllo dello stato di salute del pneumatico. 

 

L’usura infatti cambia anche a seconda della tipologia di guida che si effettua, più o meno aggressiva o dello stato di salute dei pneumatici. Se il gonfiaggio infatti è eccessivo, si consumerà prevalentemente la parte centrale, mentre se avviene il contrario, la spalla sarà la prima ad andare incontro ad usura. Un non corretto montaggio delle ruote porterà ad un usura asimmetrica o a chiazze. Insomma, gomma che hai, conducente che sei. 


 

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