Battuto il record mondiale di accelerata 0-400 e successiva frenata fino all’arresto. Lo scettro rimane in casa Koenigsegg, ma passa di mano dalla Agera RS, alla sorella Regera. E si lavora per migliorarlo.

 

Che senso ha realizzare auto ultrasportive e poi non testarle fino all’estremo. E diciamocelo pure, fa figo dire che la propria auto stabilisce un record mondiale. Inorgoglisce i manager e progettisti, e lancia un guanto di sfida ai competitor, a coloro che pensano di esserci davanti, ma che si trovano dietro a noi. Sarà passato questo, nella mente di Christian von Koenigsegg, Amministratore Delegato dell’omonima casa di produzione di hypercar svedese. 

 

Bugatti e McLaren sono i principali competitor della Koenigsegg, entrambi battuti dall’ultima nata, la Regera. Si tratta di una vettura ibrida, con potenza superiore ad 1 Mw, presentata in anteprima mondiale al Salone dell’Automobile di Ginevra del 2016. Il motore termico, a benzina, è un 5 litri posto in posizione posteriore-centrale, con 1.115 cavalli e una coppia di 1.280 Nm. Con una tecnologia V8 e doppio turbo a geometria variabile, e ben 4 valvole per singolo cilindro, l’aiuto elettrico arriva da tre motori con potenza complessiva di 525 kW e coppia di 870 Nm. Un totale di 2.150 Nm. Brividi sulla schiena. 

 

Prima di appartenere ad una Koenigsegg, il trono era in possesso della Bugatti Chiron, guidata nel 2017 da Juan Pablo Montoya, ex pilota di F1. Appena 41.96 secondi per andare da zero a 400 e poi fermarsi completamente. Un record che sembra incredibile, ma che fu superato dalla Agera RS in appena 36.44 secondi. Ora siamo arrivati con la Regera a 31.49. Per l’accelerazione poi, il dato è ancora più strabiliante: appena 22.87 secondi per fare i 0-400 km/h. 

 

Incredibile, se ci si pensa un attimo. Ma che dire del dato sul tempo che la fa fermare, in appena 8.62 secondi in poco più di 2 chilometri. E senza neanche tante modifiche rispetto alla versione “tradizionale” della vettura, alla cui guida c’era Sonny Persson, collaudatore della casa scandinava.  Christian von Koenigsegg pensa già al futuro record:

 

“Sappiamo che possiamo migliorare questi già incredibili numeri, in un circuito con condizioni ancora migliori”

 

E a guardare bene il video, come dargli torto. La prova è stata fatta su un rettilineo irregolare, ex aeroporto, attualmente in disuso, il cui asfalto è assolutamente non perfetto. L’aderenza infatti ne ha risentito, con il pilota costretto a continue variazioni e controlli della traiettoria. Diciamo che qualche decimo di secondo sicuramente è andato via. Già, ma dove andare per trovare un rettilineo così lungo che permetta di accelerare fino ai 400 km/h e poi fermarsi. Non è facile trovarlo. Il gruppo VW ha di proprietà il circuito dove la Bugatti ha da poco fatto il record del mondo di 490 km/h, ma sicuramente non lo affitterà alla Koenigsegg. 

 

Lo troveranno il circuito. Se realizzano una vettura superiore, il posto per il record lo trovano.

 

Foto di skeeze da Pixabay