Una recente analisi di Facile.it, il noto portale web per confrontare le tariffe delle assicurazioni auto, ha messo in evidenza come le vetture elettriche siano un ago nel pagliaio. In certe aree italiane è veramente raro incontrarle. 

 

Meno di un punto percentuale, per la precisione 0.66 per cento. E’ questa la percentuale di circolazione di vetture elettriche, rispetto al totale delle auto. Per parlare ancora più chiaramente, in questo momento esistono solo 256.000 unità di vetture che si spostano solo con la ricarica elettrica e che la figura del benzinaio, se la sono dimenticata.

 

Sono stati gli ultimi dati ACI, a dare il via a questa ricerca e analisi da parte di Facile.it. Poco, veramente poco per un movimento che ormai è sulla bocca di tutti e che tutti sbandierano a piene mani per un cambiamento che tutti dicono “inevitabile”. Un cambiamento che nei fatti sta facendo molta fatica. E poco cambia se i dati affermano che negli ultimi anni, le auto elettriche sono cresciute di oltre 100 punti percentuali annualmente. Bisogna fare molto di più, a livello di infrastrutture ovviamente. 

 

Scendendo poi nei dati regionali, si nota come l’organizzazione locale è altrettanto fondamentale. A fare da traino a tutto è ovviamente la Lombardia, con 73.000 veicoli e il 1.20% del totale. Abbiamo detto “ovviamente” perchè c’è grande attenzione a questo tema nella regione con capoluogo Milano. Il divieto alla circolazione nel capoluogo meneghino, per i motori troppo vecchi e inquinanti,  ha poi accelerato questo processo di sviluppo, ed ancora di più succederà in questo periodo, grazie agli importanti eco incentivi per i residenti. Una VW Golf elettrica a meno di 20.000 euro è veramente un affare. Sul podio troviamo poi il Trentino con circa l’1.12 % di vetture elettriche, e l’Emilia Romagna all’1.03%. Veneto e Lazio a seguire. Cinque regioni per riunire il 70% del totale. Impressionante. 

 

Se volessimo poi unire l’elettrico, con l’ibrido e tutte le motorizzazioni che vengono considerate “eco-friendly”, come il GPL o il Metano, allora la situazione cambia notevolmente. Al nord est, abbiamo il 12.5% di veicoli amici dell’ambiente, se si può usare questa denominazione. Al centro Italia sostanzialmente non cambiano le cose, con valori percentuali di circa l’11%. Se invece si scende al Sud, la situazione cambia, con valori fermi all’8.6%, mentre per le Isole siamo al 4%. 

 

Se invece guardiamo a livello regionale, allora la regione che maggiormente registra vetture eco compatibili, sono le Marche. Quasi 200.000 veicoli sono spinti da GPL, Metano o elettrico, con una percentuale di una su cinque, che a pensarci bene è veramente tantissimo. Segue poi l’Emilia Romagna (19%) e l’Umbria. 

 

Fanalino di coda? Il sud? Niente affatto. La Valle d’Aosta chiude la classifica con appena il 2.3% dei veicoli che sono amici dell’ambiente. La Sardegna registra poi un 2.8% e la Calabria un 3.6%. 

 

Appuntamento a inizio 2020, con le rilevazioni ACI per le immatricolazioni di quest’anno. Gli incentivi in Lombardia e nelle altre regioni italiane, daranno una spinta definitiva ai motori eco-compatibili?