Ancora una volta, nel 2020, ci troviamo davanti alla truffa dei chilometri falsi. Sembra davvero impossibile pensare che ci siano persone che continuano a imbrogliare altre persone, desiderose di  acquistare una vettura usata.

 

E’ successo ancora una volta. Incredibile, ma purtroppo è così. Ed è anche molto triste pensare che si debba ridurre a manipolare dati ed informazioni, per poter trarre benefici economici. Un aspetto che mai più vorremmo sentire, la cui pratica è da assoluta condanna sotto ogni aspetto, senza nessuna scusante. 

 

Si tratta proprio di una truffa, nel vero senso della parola, con tanto di denuncia per frode in commercio ed interdizione temporanea dall’esercizio dell’attività economica. 

 

La notizia questa volta arriva dal Trentino Alto Adige, precisamente da Merano, vicino Bolzano. Il soggetto in questione è un noto concessionario multimarca della zona, il quale effettuava anche attività di compravendita dell’usato. In parole semplici, acquistava vetture usate, ne abbassava i chilometri e poi le rivendeva. Tutta questa attività gli ha portato dal 2015 al 2018 un profitto di 237.000 euro, denaro derivante dall’alterazione del contachilometri su 168 vetture. 

 

Ma come ha fatto ad ottenere un profitto? Se ipotizziamo di avere una vettura X che abbia 150.000 chilometri, il cui valore è di 6.000 euro, chiaramente se abbassiamo il chilometraggio a 110.000, il valore della vettura aumenta, in quanto ritenuta “più fresca” e con meno problematiche. 

 

Questo truffa non solo ha procurato un danno economico immediato alle persone che acquistavano una vettura, poiché pagavano un prezzo di valore maggiore rispetto a quello reale, ma andava ad inficiare anche tutto il discorso della manutenzione della vettura. Pensiamo ai tagliandi, giusto per fare un esempio semplice.

 

Come è venuto a galla tutto questo? E’ stata la guardia di Finanza che ha scoperto la truffa. Tramite infatti il Portale dell’automobilista, è possibile infatti andare ad osservare il chilometraggio di ogni singola vettura, inserendo la targa. Le fiamme gialle hanno notato che molte auto, riconducibili a questa concessionaria, avevano un chilometraggio, in una revisione, inferiore rispetto a quello registrato nella revisione precedente. 

 

Uscendo per un attimo da questa triste notizia, è un aspetto molto importante andare a controllare in prima persona, l’effettivo chilometraggio della vettura sul Portale dell’Automobilista. Su questo sito infatti è possibile visionare tutta una serie di informazioni interessanti, relative ad una vettura, come ad esempio i chilometri registrati durante l’ultima revisione, ma anche se una vettura è assicurata (e con quale Compagnia assicurativa e la relativa scadenza), il saldo dei punti patente o la classe di appartenenza della vettura (Euro 4 ad esempio). 

 

Tornando alla notizia, questo comportamento è stato fermato dagli organi competenti che hanno proceduto a confiscare beni per un valore pari al profitto derivante da tale attività. 237.000 euro che sono stati bloccati al titolare della concessionaria multimarca, per l’avvio del processo. 

 

Attenzione quindi quando decidete di acquistare una vettura usata. Provatela sempre, fatela controllare da un vostro amico meccanico o da un esperto indipendente se notate qualcosa che non va. Ed infine controllate i chilometri rispetto l’ultima revisione. Questi piccoli accorgimenti, vi potrebbero far risparmiare una bella fregatura. 

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