I Carabinieri di Cervignano (Udine) hanno portato a termine una lunga indagine dopo un periodo di 2 anni di indagini, per truffe nei confronti delle assicurazioni. Falsificavano i documenti, in modo da rientrare nella classe di assicurazione 1, la più bassa. 

 

Ci risiamo. Ancora una volta è successo che le assicurazione sono prese di mira da persone senza scrupoli, pronte ad ottenere dei profitti, con comportamente in contrasto con la Legge Italiana. Ed ovviamente, dopo qualche periodo, sono state scoperte ed arrestate dalle forze dell’ordine. Ma andiamo per gradi e raccontiamo cosa è successo questa volta.

Siamo nel napoletano e 12 persone avevano iniziato un’attività illecita. Queste 12 persone erano 4 broker assicurativi ed 8 persone che si spacciavano di esserlo. A parte questo, la loro attività era incentrata nel realizzare contratti fraudolenti per la più classica delle assicurazioni: la responsabilità civile per i veicoli dei propri clienti. 

Lo stratagemma che veniva utilizzato era quello di falsificare i documenti, in modo da far risultare assicurato il veicolo a persone con una classe di assicurazione più bassa di quello che per legge gli spettava. Normalmente, guarda caso, erano tutti intestatari di assicurazioni con classe di rischio pari a 1, ovvero la più bassa. Tutte le ignare persone, oggetto di questa “fortunata” pesca, erano del nord Italia. 

Ma come facevano in pratica? Queste 12 persone chiamavano al telefono, piccole società di assicurazioni del nord, facendo finta di essere dei proprietari di vetture che volevano ricevere un preventivo. Ovviamente fornivano dati falsi, ovvero di quelle persone a cui era stata “rubata” l'identità. Il preventivo arrivava via mail ed immediatamente andavano ad accettarlo, pagando con un bonifico. In veicolo in questo modo era assicurato e tutto era a posto. In verità questo veicolo non era in nessun modo collegato all’ignara persona che si trovava al nord, la cui identità era stata trafugata. 

Queste 12 persone, sfruttavano il fatto che le assicurazioni sviluppano preventivi, e di conseguenza polizze assicurative, più basse, se la residenza è al Nord. Questo motivo non è assolutamente discriminatorio, ma legato al fatto che al Nord avvengono meno incidenti e meno possibilità di truffe nei confronti delle stesse assicurazioni. In qualche modo, si tutelano le società di assicurazioni. 

Oltre a questo aspetto, c’è anche il coefficiente di incidentalità, introdotto dalla legge Bersani nel 2007, che permetteva di trasferire ad un proprio convivente, la classe di appartenenza. Tutto questo per evitare che i figli neomaggiorenni, prendessero la classe di appartenenza più alta, impedendo quasi di arrivare a quella più bassa in virtù che al minimo incidente, la classe slittasse. 

Quanto hanno guadagnato, o meglio risparmiato queste 12 persone? Fino al 90% rispetto ad una normale assicurazione, nel caso fosse stata fatta secondo tutte le regole previste dalla legge italiana. Da un punto di vista economico, la frode è stata pari a 155 mila euro nei confronti delle assicurazioni, 25 mila euro per il mancato versamento IVA e 16.500 euro nei confronti del Sistema Sanitario Nazionale. 

Chi ha scoperto tutto questo? L’agenzia Sara Assicurazioni di Palmanova, che nel 2017 ha segnalato tutto ai Carabinieri. Le accuse ora sono state di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, sostituzione di persona, truffa in danno dello Stato, fraudolento danneggiamento dei beni assicurati ed esercizio abusivo della professione di assicuratore il bilancio.

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