Con la caduta e l’infortunio di Marc Marquez, il 2020 sarà ricordato come il campionato della MotoGP con 1000 protagonisti e continui ribaltoni. Scopriamo com'è andata la gara di ieri.

In origine di tutto ci fu l’infortunio di Marc Marquez, il leader totale carismatico e tecnico della MotoGP. In concomitanza con il coronavirus, il campionato del mondo è stato poi compresso e ci troviamo ora a tutta una serie di protagonisti che sicuramente non erano abituati ad esserlo.

Il Gran Premio di ieri di Aragon ha definito una nuova classifica mondiale ed una crescita continua del fratello di Marc Marquez, Alex. Quartanaro e la KTM ieri sono stati letteralmente surclassate. Viñales e Dovizioso invece si salvano.

A vincere il Gran Premio è stato Alex Rins, croce e delizia di una moto compatta e competitiva come la Suzuki.  Con la sua livrea blu, ha definito una rimonta dal decimo posto al primo. È la prima volta che la Suzuki vince quest'anno, ma si conferma ancora una volta la moto più completa. Batte infatti la velocissima in rettilineo Ducati, oltre alla prestazionale Yamaha M1.  Non sarà certo un pilota che riesce a definire una costanza nei vari risultati, ma Rins è sempre molto carico quando sale in moto e a volte si fa prendere un po' la mano.

Secondo classificato è arrivato Alex Marquez, il fratello del pluricampione del mondo. Fino a un mese fa Alex Marquez navigava nelle retrovie e quasi non veniva considerato dai cronisti e dalla gente del settore. In una settimana, all'interno di due Gran Premi, si è ritagliato il proprio posticino. È salito due volte sul podio e ora è assolutamente un combattente che deve essere tenuto in considerazione nelle varie sfide.

Come terzo classificato è arrivato Joan Mir,  che ora si trova anche leader mondiale.  È un pilota completo, che riesce a garantire una costanza di risultati anche se comunque può incorrere in qualche errore e in qualche gara negativa.  

È un po' paradossale che l'attuale leader mondiale non abbia ancora vinto una gara stagionale, ma la sua leadership è dovuta anche al crollo di coloro che dovevano vincere questo mondiale. Stiamo parlando ad esempio di Quartanaro e Dovizioso.  L'italo-francese era il favorito per questa gara ma scompare completamente dopo i primi 8 giri. Forse a causa dell’eccessiva pressione che non è ancora in grado di reggere, è letteralmente svanito. Dovizioso invece salva il salvabile. Dalla tredicesima posizione della partenza, chiude settimo in una pista che non è assolutamente quella giusta per la sua Ducati.

Maverick Vinales, campione e compagno di Valentino Rossi, arriva quarto e recupera punti a Dovizioso e Quartararo. 

La vera sorpresa della gara è però Nakagami, il giapponese che in questo momento è la migliore moto indipendente in quasi tutte le gare. Egli è infatti l'unico ad essere arrivato sempre a punti nel 2020 ed è posizionato addirittura quinto nella classifica generale.

E infine abbiamo Franco Morbidelli, che è riuscito a condurre una gara tutto sommato buona, anche se ci si aspettava qualcosa in più da lui osservando i tempi delle libere e della mattina di domenica.

Staremo a vedere se nel prossimo Gran Premio, Valentino Rossi riuscirà a tornare e  Quartararo riuscirà a rispondere al sorpasso da parte di Joan Mir per la leadership mondiale.

credit photo By Box Repsol - Marc Márquez. GP de Gran Bretaña 2019, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=84307840