Con una capacità che può variare da 1 a 1,5 litri, stiamo parlando del motore per eccellenza di Volkswagen. Disponibile su quasi tutte le linee delle vetture, è un vero diamante per la casa tedesca.

In un periodo automotive dove la transazione e l'elettrificazione è quanto mai presente, andare a semplificare e rendere performanti le prestazioni dei motori su poche tipologie di motori, è un processo quanto meno strategico. Sempre più infatti la motorizzazione elettrica viene affiancata alla motorizzazione termica per dare un plus in più al mezzo, andando anche a rispettare le direttive comunitarie sulle emissioni.

Volkswagen, dal canto suo, ha un motore molto compatto e straordinarie nelle prestazioni, capace di adattarsi rapidamente a due diverse tipologie di capienza, da un litro e da 1,5 litri.

Entrambi sono denominati dall'acronimo TSI che significa Turbocharged Stratified Injection. Per chi non è proprio avvezzo ai tecnicismi in ambito automotive, vuol dire che sia una combinazione perfetta del classico turbo e dell’iniezione diretta.

A seconda che si parli di un 1.000 o di un 1.500 centimetri cubici, la potenza può chiaramente variare tra i 90 e i 150 cavalli, con variazione anche di una struttura a 3 o 4 cilindri.

A seconda poi della versione della vettura in questione, cambia anche il sistema ibrido leggero che permette quindi di avere ad esempio nella Golf un potenza di 200 Newton metro di coppia tra i 2000 e 3000 giri al minuto.

L'attuale motore, di cui stiamo parlando, pone le sue basi nel 2012 e precisamente nella realizzazione del motore dedicato alla golf versione 7. Quattro anni più tardi, nel 2016 i 4 cilindri sono stati completamente rinnovati e sono state modificate le versioni da 1,4 e 1,2 litri, che sono state portate tutte a 1,5.

Nelle vetture Golf e Polo, i motori sono stati inoltre adattati anche per il funzionamento a gas naturale, ovvero il più semplice “metano”. In questo modo Volkswagen è riuscita ad andare a realizzare dei motori che sono adattabili anche a una clientela attenta all'ambiente e che vuole andare a risparmiare notevolmente sul portafoglio.

Parlando in particolare del quattro cilindri, Volkswagen è riuscita a migliorare il motore grazie al processo di combustione basato sul cosiddetto ciclo Miller. Questo aspetto va a ridurre particolarmente il consumo nella fascia di carico parziale, andando a chiudere anticipatamente le valvole di aspirazione e consentendo un elevato rapporto di compressione 12,5:1 nel motore a quattro cilindri e 11,5: 1  nel motore a 3 cilindri.

Volkswagen ha inoltre inserito anche un interessante sistema per andare a ridurre il consumo di carburante nel 1,5 TFSI. In pratica si va ad arrestare il secondo e terzo cilindro quando il motore gira a valori medio-bassi disattivando l’iniezione, l'accensione e l'ingranaggio delle valvole. Il guidatore non si accorge di nulla ed è un passaggio molto rapido e praticamente indolore per la guida. Non appena però il conducente va ad accelerare e quindi premere il pedale dell'acceleratore, si attivano immediatamente ciò che precedentemente era stato disattivato, ovvero due cilindri disattivati. 

Infine, questi motori sono realizzati con un basamento in alluminio che rende i motori molto leggeri. La variante a tre cilindri pesa infatti solamente 88 kg. Un aspetto non da poco nel processo di andare ad alleggerire continuamente le vetture per rendere sempre minori di consumi e per far quindi sorridere il portafoglio.

credit photo Volkswagen media press