Quando una verdura viene messa in circolazione, vengono testati ed omologati i consumi. Esistono principalmente due tipologie di omologazione. Scopriamo insieme le differenze. 

Ogni qualvolta una vettura nuova viene messa in circolazione, deve chiaramente sottostare a tutta una serie di omologazioni. Stiamo parlando sia delle omologazioni in termini di sicurezza, ma anche di consumi e inquinamento. 

I più attenti e i più appassionati delle schede tecniche delle vetture sapranno benissimo che esistono principalmente due cicli di omologazione per i consumi di una vettura. Stiamo parlando dei cicli di omologazione WLTP e NEDC

Il primo è acronimo di “Worldwide armonized Light vehicles Test Procedure”. In pratica è l'ultimo e più aggiornato sistema di omologazione. 

Qualche anno fa, ormai era un'abitudine trovare delle grandissime differenze tra i dati di omologazione e i dati reali sul consumo delle vetture. Per questo motivo è stato modificato il vecchio ciclo di omologazione NEDC. 

Attualmente la procedura per omologare le vetture prevede una prova di 30 minuti su una distanza di 23,20 km. La velocità media è di 46,5 km/h con una velocità massima pari a 131 km orari. 

La vettura non viene portata su strada, ma vengono effettuati dei cicli all'interno di un laboratorio. Il precedente ciclo di omologazione veniva anch’esso sviluppato in laboratorio ed è entrato in vigore addirittura nel 1970. Ad onore del vero, ci fu anche una successiva modifica ed introduzione di una fase extraurbana. 

Attualmente il ciclo NEDC è stato soppiantato dal ciclo WTLP.  Il precedente ciclo prevedeva una prova di appena 20 minuti su una distanza di 11 km. E’ stato soppiantato come abbiamo detto perché esistono delle importanti differenze in termini di consumi reali sui consumi effettivi. 

I più attenti e più appassionati sanno anche che esiste una terza tipologia di standard di consumi ovvero il cosiddetto RDE. Tale aspetto è acronimo di Real Driving Emissions. Questo test viene effettuato su strade reali, a differenza degli altri due che vengono effettuati in laboratorio. Lo scopo è quello di osservare le reali e concrete variazioni tra i valori  ottenuti in laboratorio e quelli su strada. 

Esiste un certo margine di discrezionalità che dovrà essere ridotto quanto più possibile in futuro, per cercare di dare dei dati reali e concreti a tutti coloro che vogliono acquistare una macchina. 

Questi valori sono molto importanti e anche se non sembra, influenzano notevolmente la scelta di acquisto di una vettura. Quando infatti una persona si reca presso un concessionario e nota dei dati che non saranno assolutamente reali, rimarrà quindi deluso. 

L'obiettivo quindi delle case automobilistiche è quella di creare qualcosa di quanto più veritiero per evitare di incorrere in inconvenienti delusioni da parte dei clienti e quindi successivamente perderli fra qualche anno.