Si è conclusa ieri la carriera in MotoGP di Valentino Rossi, dopo 9 mondiali e oltre a vent'anni di carriera. 

Ieri è stata una giornata storica per il Motomondiale. Valentino Rossi ha deciso di appendere i guantoni al muro e di percorrere gli ultimi chilometri della sua carriera motociclistica. 

Una carriera iniziata nel 1996 della classe 125 e che lo ha portato a vincere 9 mondiali. 25 anni di storia del Motomondiale che equivalgono a un quarto di secolo. Ha cambiato diverse moto, partendo dalla Aprilia per approdare nel 2000 alla Honda e nel 2004 alla Yamaha, fino al sogno italiano Ducati nel 2011 per ritornare poi dal 2013 in pianta stabile alla Yamaha. 

I suoi dati e le sue statistiche sono qualcosa di leggendario. 9 mondiali vinti con 432 gare disputate e 111 gare vinte. In totale ha ottenuto 6357 punti, con 65 pole position e 96 giri veloce. 

È stato un pilota che ha dato il massimo sia sul lato sportivo ma anche sul lato della comunicazione. Leggendari i suoi duelli con Capirossi, Biaggi e Gibernau nella prima fase di carriera per continuare poi con Stoner, Lorenzo e Marc Marquez. 

Un pilota che si è messo anche in proprio e che dal 2014 è proprietario della Sky Racing Team VR46. Un figlio d'arte in quanto anche il papà era un pilota motociclistico tra gli anni 70 e 80. 

Con questi capelli ricci ha creato qualcosa che probabilmente nessuno nel corso del Motomondiale è riuscito a fare. Sfruttando anche lo sviluppo delle tecnologie mediatiche è riuscito a essere un personaggio ed un pilota di riferimento per moltissimi altri piloti. 

Da quando ha annunciato la sua decisione di ritirarsi a metà di quest'anno, tutti i Gran Premi hanno osservato un tributo al grandissimo pilota. Nel Gran Premio di Valencia di ieri è stato realizzato anche un mega murales nel paddock del circuito di Valencia. 

Durante il suo ultimo Gran Premio ha registrato un decimo posto che per un pilota di 42 anni è qualcosa di veramente eccezionale. Con lui hanno percorso gli ultimi km piloti di 20 o 25 anni e su uno sport come la MotoGP, anche un solo anno può pesare. 

On-line erano arrivate petizioni di farlo arrivare sul podio, per poter avere un ultimo Valentino Rossi da festeggiare...ma alla fine lo sport è andato avanti. I piloti della MotoGP hanno però deciso di tributargli un mega abbraccio in una delle prime curve al termine della gara. Si è creato quindi un capannello di piloti che sgasando hanno dato l'addio alle gare a Valentino Rossi. 

Lui è andato a salutarli uno ad uno, creando qualcosa di molto emozionante. È stato inoltre l'ultimo pilota a lasciare il tracciato per recarsi all'interno della corsia box. Ad attenderlo c'erano non solo i suoi amici, ma tutte quelle persone che hanno reso speciale questo pilota. Oltre alla compagna (e presto mamma), c'erano tutte quelle persone che hanno un pezzettino di Valentino Rossi all'interno della mente e del cuore. Parliamo di tutti i telecronisti, ma anche dei piloti dell'academy di Valentino Rossi. 

Non ci piace fare dei confronti e stabilire se Valentino Rossi sia meglio o oppure no rispetto a Marc Marquez o D'agostini. Non importa definire quale pilota sia stato il più grande di tutta la storia del motociclismo. Quello che conta è ringraziare ancora una volta Valentino per essere stato in grado di regalarci emozioni lungo questi 25 anni. 

Ogni volta che vinceva un mondiale era una festa ed era una coreografia realizzata ad hoc dai suoi amici di Tavullia. Un ragazzo dal fisico minuto che era troppo grande per le 125 e che ha fatto subito il salto nelle due classi più importanti. 

Figlio di una terra, la Romagna, che ha dato e sta dando tutta una serie di talenti che tengono alto l'onore italiano. 

Valentino non è semplicemente un pilota che ha vinto 9 mondiali, ma è un pilota che ha rivoluzionato l'appeal del Motomondiale. Indimenticabile il suo sorpasso a Laguna Seca che ha fatto letteralmente saltare sul divano tutti gli appassionati. 

Una carriera fatta anche di anni meno splendenti e con qualche delusione. Vogliamo ricordare anche il tristissimo momento della morte di Marco Simoncelli, grande amico di Valentino Rossi. Chiaramente non sappiamo ora cosa sarebbero state le gare tra Valentino Rossi e Marco Simoncelli, se quest'ultimo non fosse inciampato in una sfortuna enorme. Probabilmente ci avrebbero regalato dei sorpassi e delle staccate impossibili da dimenticare. 

Alla fine dei conti i piloti della MotoGP sono dei supereroi. Riescono a fare qualcosa che l'immaginazione delle persone normali possono a tratti immaginare. Guardando questi ultimi sfrecciare a velocità folli nei tracciati, tutti noi pensiamo di poter emulare queste geste. La verità è che il 99,99% di noi non sarebbe in grado neanche di fare 100 metri con le moto della MotoGP. 

Quando si tolgono il casco al termine della gara sono esausti, a partire dai ragazzini che girano sulla Moto3, fino ai centauri della MotoGP. 

Valentino Rossi ha percorso tutte queste classi lasciando in ognuna di esse un ricordo ed un segno che rimarrà per moltissimi anni. Stiamo parlando alla fine di un personaggio che può essere paragonato a Pelé o Maradona nel calcio, oppure Michael Jordan del basket. 

Quando si dice Valentino Rossi si dice una persona che ha dato molto nel Motomondiale e che si spera possa continuare a raccontare ancora per moltissimi anni questo mondo incredibile da dirigente o da imprenditore di un Team Racing. 

Non sappiamo esattamente tutti i piani che hai in mente Valentino Rossi oltre a quelli di partecipare a delle gare automobilistiche, altra sua grandissima passione.

Alla fine dei conti i sogni sono fatti per essere coltivati in segreto e rivelati solo quando sono certi e ultimati. 


Alla fine di tutto ciò e alla fine di questo articolo, ci sentiamo di dire solo queste piccole e semplici ma grandi parole. Grazie di tutto Vale!

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