La casa tedesca firma un importante accordo a lungo termine, per lo sviluppo strategico e aziendale, con il proprio partner Brilliance Automotive Group Holdings. Processi integrativi, realizzati ad hoc per il mercato cinese e benefici su scala mondiale, sono questi i dettagli.

 

Ai meno informati, Brilliance Automotive Group Holdings, può non dire molto. In verità è il nome del partner per la Cina, del colosso tedesco BMW. Insieme alla casa di Monaco di Baviera, è stata realizzata una Joint Venture chiamata BBA-Bmw Briliance Automotive. In parole semplici, le due case automobilistiche hanno realizzato un accordo su una serie di punti, utili a sviluppare una collaborazione ben definita, con rischi limitati e distinzione fin da subito dei compiti e utili. Tale accordo è stato reso necessario per permettere alla BMW di avere un importante partner di riferimento in un mercato, come quello cinese, in fortissima espansione. A conferma di ciò, i dati riferiscono un raddoppio delle vendite dei veicoli a propulsione elettrica in Cina, a marchio BMW.

 

Investimenti comuni, espansione del marchio tedesco nel mercato cinese e sviluppo di produzione per la nuova tecnologia di accumulatori e modelli powertrain BMW eDrive, sono al centro dell’accordo quadro realizzato con la presenza della Cancelliera Merkel e del primo ministro cinese Li Keqiang. Oltre a questi aspetti, anche una produzione com’è stata descritta da Harald Kruger, presidente del Consiglio di Amministrazione BMW, “In Cina, per la Cina”. A partire dal 2020 infatti, i nuovi veicoli BMW iX3 elettrici, saranno prodotti dalla joint venture, in primis per il mercato cinese, e in seconda battuta per il resto del mondo. In tale modo, si vuole realizzare un vero e proprio polo dedicato alla creazione di veicoli elettrici, da esportare successivamente nel vecchio continente e in america. Tutto ciò, sia per il marchio BMW, che per Mini.

 

Nel 2017 sono state ben cinquecentosessanta mila, le vetture BMW ad essere vendute in Cina, e di queste circa il 65% erano prodotte proprio da BBA. Dati importanti per volumi che superano mercati di riferimento come Germania e USA. Per il secondo semestre 2018, le previsioni di immatricolazioni sono ancora più rosee, visto che nel maggio di quest’anno è entrato perfettamente in funzione la produzione della nuova X3.

 

Le dimensioni di questa joint venture? Tre divisioni Ricerca e Sviluppo, due sedi produttive e un impianto dedicato solamente all’assemblaggio delle unità motrici. Per far funzionare tutto ciò, sono necessari circa 800 tecnici, in gran parte di nazionalità cinese, altamente specializzati e formati in modo costante. Shenyang, città di otto milioni di persone, tra le più popolose città nord orientali cinesi, è la sede scelta per la produzione delle batterie elettriche che andranno montate su tutti i prossimi modelli di auto realizzati da BBA.

 

Entrambe le case automobilistiche sono entusiaste di questa collaborazione, che permette di portare importanti vantaggi per entrambe le realtà. Dal punto di vista di Brillance, vengono coinvolte un elevato numero di aziende del settore automotive, per l’indotto, oltre che ad un benessere economico generale per l’area. Dal punto di vista tedesco, i vantaggi sono per l’appunto nella possibilità di allargare il proprio brand, nel maggior mercato mondiale automotive. Tutto questo, grazie ad una serie di investimenti che si sono attestati dal 2009, in circa 6.7 miliardi di euro, dal fronte BMW.

 

I più informati, sapranno però che queste due aziende non hanno sviluppato solamente queste collaborazione. BMW ha sviluppato recentemente un accordo con Great Wall (il maggiore produttore di auto private in Cina), per la creazione della joint venture Spotlight Automotive Ltd. Investi totali si attestano su 766 milioni di dollari, ugualmente divisi al 50% anche per gli utili. Anche in questo caso, BMW è interessata allo sviluppo di batterie elettriche performanti per il mercato globale.  Dall’altro lato, su quello Brilliance, l’accordo più importante è stato quello realizzato con Toyota. Cuore dell’alleanza è la realizzazione di microvan con tecnologia giapponese, non culminato con la creazione di una vera e propria Joint Venture.

 

In conclusione, una BMW sempre più attenta al mercato elettrico, che stringe alleanze con i maggior partner possibili a livello mondiale, al fine di cercar di ottenere un vantaggio competitivo per la futura forma di propulsione, l’elettrico.

 

Credit photo BMW media press