Con un mercato piloti che sembrava chiuso, ma con qualche sorpresa che potrebbe arrivare, facciamo il punto sul prossimo campionato mondiale di Formula 1. Test, aspettative e duelli che non vedono l’ora di iniziare nuovamente.

 

Alla fine il mondiale di Formula 1 2019 è terminato da qualche giorno, poco più di una settimana. Eppure, già la testa è all’anno prossimo. Si sono svolti i primi test, sia in chiave gomme, sia in chiave sviluppo delle vetture. Anche il mercato piloti, che sembrava essersi assestato, pare avere una rinascita. Cerchiamo di capire come siamo messi e i possibili sviluppi di certe decisioni.

 

Il giorno dopo lo scambio tra Valentino Rossi e Lewis Hamilton, molto ancora deve essere scritto nel 2019 sulla formula 1. Dopo l’evento più di marketing che di sostanza, iniziano infatti a registrarsi le prime dichiarazioni sulle aspettative dei team per l’anno avvenire. 

 

A rompere gli indugi è stato un ex pilota, Jacques Villeneuve, il quale ha dichiarato:

 

“La Honda ha avuto una vita di sole tre o quattro gare con il suo motore, e non è allo stesso livello di Ferrari o Mercedes, perché non è  riuscita a disputare sette gare con un solo propulsore (...) L’auto è fantastica”

 

Della serie, bene, ma non benissimo. D’altra parte abbiamo Toto Wolff, team principal di Mercedes che si aspetta una crescita di McLaren per la prossima stagione, addirittura in lotta per le prime posizioni ad ogni gran premio, in virtù della crescita costante che ha avuto nel corso dell’ultimo anno

 

“È giusto dire che al momento ci sono tre squadre in grado di vincere gare e ambire al titolo. Bisogna però dire che è stata la McLaren la squadra che ha avuto la maggior crescita prestazionale nel corso dell’anno e secondo me potrà essere lì in lotta con noi se continua su questa parabola ascendente”

 

Lo stesso Wolff ha inoltre aggiunto che la lotta al titolo sarà più dura, in quanto a detta sua, nessuna vettura sarà in grado di vincere più di 10 gare durante il mondiale. Dichiarazione che ovviamente i singoli piloti sognano di infrangere, come ad esempio Leclerc, il quale si aspetta di duellare sia con Mercedes, che con Verstappen, l’eterno amico/nemico dai tempi dei kart. 

 

Per quel che riguarda la gestione del team di Maranello, molte voci stanno circolando online in queste ore. A partire da Vitantonio Liuzzi, ex pilota di Toro Rosso e Force India nelle passate stagione, che non vede bene l’eventuale coppia Hamilton-Leclerc a partire dal 2021. Voci che ovviamente sono arrivate anche a Vettel, che ci immaginiamo non l’abbia presa benissimo, come confermato da Villeneuve in una dichiarazione di ieri. A capo del team della rossa, Mattia Binotto cerca invece di stemperare gli animi circa le accuse mosse da altre case produttrici, sulle presunte irregolarità del motore Ferrari:

 

“Probabilmente questi dubbi sono utilizzati solo per metterci pressione e creare motivo di distrazione per la squadra. Fa parte del gioco che in Formula 1 si fa per mettere in difficoltà l’avversario. È vero che la nostra velocità in rettilineo è calata in concomitanza con le nuove direttive FIA sulla power unit, ma sono state tratte conclusioni errate. Non abbiamo modificato le condizioni operative del motore. Per generare più carico aerodinamico, abbiamo aumentato il drag, rendendo la nostra macchina un po’ più veloce in curva e più lenta sul dritto”

 

Ed in tutto ciò, Robert Kubica sembra ritornare in F1, dopo l’addio all’ultimo gran premio. A dire il vero, non proprio dalla porta principale, ma da pilota di test driver. A dare il benvenuto, ci starebbe pensando la Racing Point, in particolare il suo team principal Otmar Szafnauer. In alternativa, anche la Haas sta pensando a lui, questa volta come terzo pilota. Una scelta, che potrebbe portare nuovamente il 35enne di Cracovia a solcare l’asfalto più pregiato delle corse. Un talento cristallino, che purtroppo con il terribile incidente, ha visto rallentare notevolmente lo sviluppo. Sono serviti ben 8 anni di recupero, dopo il terribile schianto al Rally Ronde di Andora, per rivederlo in F1. La prima data per rivederlo in pista però, neanche farlo apposta, è proprio oggi, nei test BMW a Jerez de la Frontera. Noi, incrociamo le dita e facciamo il tifo per lui. Un talento così, dopo tutto l’iter complicato, non può essere accompagnato nelle serie minori. 

 

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