E’ stato presentato da poco il nuovo sprayer semovente a barra frontale della società danese Hardi, presente nel mercato italiano grazie a Marchetti Macchine Agricole. Alcune novità interessanti che vi illustriamo in questo articolo

Seminare il campo è uno dei primissimi lavori che l’uomo iniziò a fare già dall’antichità. Compreso il ciclo della natura, già 11.500 anni fa in territori della mezzaluna fertile, ci furono i primi tentativi di agricoltura di sussistenza, detta anche di autoconsumo. Con il progresso tecnologico, siamo poi passati ad un’agricoltura estensiva e successivamente intensiva e specializzata, sempre più dotata di componentistica meccanica e fertilizzanti. 

Non vogliamo qui creare un excursus su come l’agricoltura si sia sviluppata e sulla reale importanza di quest’ultima nella vita delle popolazioni mondiali. Il nostro intento è quello di considerare l’importanza nei progressi tecnologici, in questo caso, per quel che riguarda il sistema di distribuzione dei fertilizzanti.

Hardi, la società con sede in Danimarca, specializzata nella progettazione, creazione e produzione di attrezzi agricoli, ha da poco realizzato un nuovo strumento che sarà molto utile per tutte quelle colture estensive ed intensive. Stiamo parlando del nuovo sprayer Hellios III, introdotto nel mercato italiano da Marchetti Macchine Agricole, fondata nel 1882, negli anni d’oro dei primi motori a testa calda. 

Con un motore Perkins Tier 4 Final 4.400 di cilindrata, da 170 CV, ha un serbatoio principale da tremila litri. Le barre frontali in alluminio hanno una larghezza di lavoro che può variare da 21 a 38 metri, per adattarsi ad ogni specifica situazione lavorativa. Parliamo quindi di una soluzione ottimale per tutti quegli imprenditori agricoli con terreni di piccole e medie dimensioni. Con un peso a vuoto di 72 quintali, è perfetto nei lavori di inizio stagione grazie all’adattabilità nei terreni morbidi. 

La trasmissione è di tipo idro meccanico sull’asse posteriore e con assistenza idraulica dello stesso, si ha un passaggio più facile nei luoghi difficili (umidi e morbidi), grazie al migliore rendimento delle ruote controsterzanti. Questo si produce in un raggio di sterzata di appena 3,6 metri ed una velocità massima di 40 chilometri orari, ovviamente su strada. 

La luce libera da terra standard è di oltre un metro, per la precisione 1,1 metro. Unendo questo dato, con l’ottimale bilanciamento dei pesi e il serbatoio carburante aumentato a 250 litri (+32 rispetto al modello precedente), la possibilità di lavorare a lungo è assicurata. La visibilità inoltre è garantita da una cabina dotata di vetri a 360 gradi, ovviamente climatizzata, insonorizzata e pressurizzata. Il processo di filtrazione è di livello cat. 4, per la massima protezione dell’operatore dall’inalazione di polveri e vapori dall’esterno. 

I più tecnologici saranno felici di venire a conoscenza dell’esistenza di un joystick multifunzionale Hardi Grip molto avanzato in termini di utilizzo. L’auto section control, insieme ai terminali con tecnologia Isobus, fanno sì che Hellios III diventerà ben presto punto di riferimento per il segmento sprayer. 

Hellios III, un nome sicuramente non scelto a caso, ma con una prospettiva di illuminare ed accompagnare per molto tempo il lavoro degli imprenditori agricoli.