Il progresso della scienza e dell'informatica ha recentemente introdotto i cosiddetti NFT. Scopriamo in questo articolo cosa sono e come si relazionano con il mondo Automotive. 

  • Cosa sono gli NFT
  • La blockchain
  • Gli NFT nel mondo Automotive

Il mondo Automotive è stato interessato recentemente dagli NFT, poche settimane fa. È stata AlfaRomeo Tonale a porre l'accento su questo aspetto. Un passo significativo è stato compiuto dalla casa italiana in quanto il nuovo Suv è il primo modello con un certificato digitale basato su blockchain che registra il ciclo di vita dell'auto in modo segreto, univoco e non falsificabile. Prima di addentrarci nel mondo Automotive e le applicazioni degli NFT in esso, cerchiamo di capire bene di cosa stiamo parlando. 

Cosa sono gli NFT

Il termine NFT è l’acronimo di Non Fungible Token, ovvero un gettone digitale non-fungibile o non riproducibile. Il primo aspetto che dobbiamo chiarire è il significato di “fungibile” e “non fungibile”. Una qualunque moneta elettronica è un bene fungibile, in quanto può essere sostituita da un'altra. Gli NFT sono invece pezzi unici in quanto non possono essere sostituiti o replicati. 

Pertanto, quando utilizziamo il termine NFT, stiamo indicando in modo univoco e sicuro un prodotto digitale creato sul web. Può essere legato a NFT, quindi, un qualsiasi oggetto digitale, da una semplice foto, ad un testo, ad un audio. 

Possiamo paragonare l’NFT, in un certo senso, alla firma dell'autore e nessuno può dire che un prodotto non sia originale o che ci siano altre copie se è firmato con un NFT. 

Per stabilire e definire che questi prodotti siano “non replicabili”, serve però un concetto fondamentale, ovvero la blockchain. Semplificando al massimo, possiamo dire che è un registro digitale condiviso, non modificabile, dove vengono memorizzate tutte le transazioni di dati che non possono essere alterate, manipolate o eliminate. 

La blockchain

La blockchain è, quindi, un sistema che garantisce la tracciabilità dei trasferimenti, oltre alla loro verificabilità e trasparenza. Ecco perché è un sistema estremamente sicuro e affidabile per diversi ambiti, come possono essere quelli bancari o delle pubbliche amministrazioni. 

Prima dell'introduzione della blockchain, infatti, qualsiasi prodotto presente sul web era facilmente riproducibile all'infinito e nessuno poteva garantire, ad esempio, che una determinata opera digitale non fosse già stata copiata in diverse unità. 

Introducendo la blockchain, è stato di fatto introdotto una sorta di registro digitale dove sono inserite tutte le informazioni relative al prodotto digitale. In questo modo quel prodotto è unico e non copiabile. 

Gli NFT si legano a questo registro digitale per certificare la loro unicità. Il mondo degli NFT è nato principalmente nell'arte. Sono stati, infatti, sfruttati a piene mani, per garantire l'unicità di un prodotto artistico digitale. Chi acquista un'opera legata a un NFT, non acquista l'opera in senso stretto, ma si garantisce la possibilità di rivendicare un diritto su quell’opera.

L'artista, infatti, non appena avrà creato l'opera, procederà per legare quest'ultima all’NFT, che altro non è che una stringa di numeri 0 e 1 nel cosiddetto linguaggio informatico. Senza scendere troppo nei dettagli, all'opera viene quindi associato un codice unico univoco e non modificabile, che è memorizzato all'interno della blockchain. 

Ampio spazio a questo argomento è stato dato dai videogiochi e dal mondo fashion. Diverse case di moda hanno, infatti, creato delle collezioni in NFT, davvero interessanti. Era, quindi, solo una questione di tempo che non arrivassero gli NFT nel mondo automotive. 

Gli NFT nel mondo Automotive

Il progenitore di tutti gli NFT Automotive è stata Lamborghini con il suo progetto “Space time and memory”, 5 fotografie del quale sono state vendute all'asta a cifre esorbitanti. 

La prima casa Automotive che ha messo mano agli NFT, è stata, però, Alfa Romeo, come dicevamo prima. La Tonale è il SUV della metamorfosi di Alfa Romeo, verso il trend dell’elettrificato e di tutto quello che riguarda la mobilità sostenibile. 

Essa porta con sè il primo certificato digitale NFT integrato nell'auto. In questo documento è contenuta una presentazione dell'auto e della sua storia. Questo certificato rappresenta quindi l'intero ciclo di vita del prodotto in modo non replicabile, segreto e non falsificabile. 

Si potrà quindi garantire la corretta manutenzione dell'auto, oltre a influire in modo positivo sul valore residuo dell'auto, in caso di rivendita. Se un domani, una persona volesse vendere un'auto dotata di NFT, quest'ultimo sarebbe sicuramente una fonte di credibilità su cui tutti, clienti, proprietari e concessionari, potranno contare. 

Questa nuova area tecnologica, legata al mondo Automotive, è sicuramente interessante. Il panorama non cambierà dall'oggi al domani perché chiaramente molto deve essere ancora fatto: sono ben poche le Tonale che nel giro di pochi mesi potranno contare su un certificato NFT nel mondo dell'usato. 

Essendo NFT un concetto di “non modificabilità dei valori”, tutto quello che riguarda l'automobile sarà assolutamente certificato e tracciato. In questo modo lo storico della autovettura è assolutamente dichiarato all'interno della blockchain. Se un domani, volessimo acquistare un autovettura con NFT, potremmo risalire a tutto quello che ha caratterizzato la vettura in termini di compravendita e di manutenzione. 

Cercando di semplificare all'estremo, il concetto di NFT, è una sorta di codice fiscale univoco, fondamentale per la serenità di tutti i potenziali acquirenti. 

Staremo a vedere se altre case Automotive posizioneranno i propri NFT all'interno delle proprie nuove auto e quanto velocemente si svilupperà questa nuova tecnologia che potenzialmente porterà ad una rivoluzione del mondo Automotive.


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