Ci sono vetture che possono essere ammirate o detestate. Un esempio di queste è la Brera, prodotta all'inizio degli anni 2000 e che ha letteralmente diviso il pubblico internazionale.

Creare una vettura che possa mettere d'accordo tutti è assolutamente impossibile. A dire il vero i progettisti che furono messi in campo per questa vettura sono stati scelti con cura e i  nomi sono assolutamente di primo ordine. Stiamo parlando di Giorgetto Giugiaro, con questa vettura, del premio Compasso d'Oro nel 2004.

Sarà stata la forma particolare della vettura, specialmente nella parte posteriore dove i fari sono spalmati sull'intera parte posteriore, ma questa vettura a nostro avviso ha ottenuto meno successo di quello che avrebbe potuto avere.

L'Alfa Romeo Brera è stata prodotta dal 2005 al 2010 e andava a sostituire l'Alfa Romeo GTV. Prodotto in circa 22 mila unità, andava a duellare con vetture decisamente sportive come la Audi TT, BMW Z4, Nissan 350z e Volkswagen Scirocco.

La vettura non era un classica vettura da utilizzare tutti i giorni con 4 posti comodi: era infatti omologata per due più due posti.

La tenuta di strada è ovviamente di primissimo ordine in casa AlfaRomeo e la sicurezza nella gestione della vettura non si è mai discussa. La Brera aveva uno schema sospensivo formata da quadrilateri alti all'anteriore e multilink a quattro bracci per posteriore.

Sotto il cofano potevamo trovare diverse forme di motorizzazione, dal più contenuto 1750 Turbo benzina 16 valvole con una potenza di 200 cavalli, fino al 3.2 JTS  24 valvole Q4 con ben 260 cavalli, un tempo di accelerazione 0-100 che si fermava in appena 8 secondi ed una velocità massima di 244 km orari. L'unico aspetto poco entusiasmante di guidare questa vettura è chiaramente il consumo medio che si attestava circa 16 litri per 100 km (avete letto bene).

Alfa Romeo non ha prodotto solamente vetture benzina, ma anche versioni diesel, con il famoso 2,4 JTDm 20 valvole da 209 cavalli, capace di toccare i 231 km orari ed avere un contenuto consumo di carburante. Parlavamo infatti di circa 10 litri per percorrere 100 km,  pur mantenendo un attimo il tempo di accelerazione di circa 8 secondi.

Furono prodotte diverse versioni speciali, a partire dalla Brera S, continuando poi con l’Autodelta S, per terminare con la Brera Italia Independent.  La prima, era dotata di cerchi  in lega leggera da 19 pollici, molto simili a quelli della 8C competizione e poteva vantare una velocità massima di 250 km orari con un motore 3.2 Q4. Purtroppo noi non l'abbiamo vista nel territorio Italiano inquanto è stata prodotta semplicemente per 500 unità, distribuite tutte nel Regno Unito, quindi anche con impostazione di guida a destra.

In definitiva, l'Alfa Romeo Brera è la classica vettura che può piacere e appassionare a livello maniacale oppure essere detestata. Questi tre fari che venivano incuneati nella calandra anteriore e che mettevano in evidenza lo scudetto nella parte centrale, avevano uno sguardo cattivo, sportivo e sicuramente inedito. Questo larghissimo e lunghissimo cofano, che posizionava i passeggeri quasi a livelo delle ruote posteriori, andare a creare un aggressività notevole, probabilmente non sfruttata a livello di marketing dalla casa italiana. 

Quello che manca infatti è stata a nostro avviso un po' di spinta a livello commerciale, in quanto la vettura è tecnicamente fatta bene, e guidarla è stata assolutamente una dei maggiori piaceri di guida degli ultimi vent'anni.

E voi cosa ne pensate della Alfa Romeo Brera? Vi è piaciuta? E ricordate di tornare qui su YouDriver per leggere le prossime recensioni delle migliori vetture degli ultimi 100 anni.

 

 

credit photo: wikiepdia
Di Norbert Aepli, Switzerland, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=14558851