In un mondo dove le offerte commerciali sono all’ordine del giorno, rinnovandosi mese per mese, esistono anche modelli con prezzi a sei zeri. Veri e propri oggetti di design ed elevatissime prestazioni in termini di potenza e tenuta di strada. Sono chiaramente oggetti rari, nati anche per far sognare gli appassionati. Quali sono? Vediamoli insieme!   

 

Grandi industriali, Re, sultani, sceicchi, facoltosi attori o sportivi. Sono queste tipologie di persone che possono permettersi le cosiddette hypercar, ovvero auto sportive con potenze di oltre mille cavalli. Con prezzi abbondantemente oltre il milione, sono quasi sempre vendute molto tempo prima dell’effettiva realizzazione nella casa automobilistica. Fatte anche per far sognare gli appassionati e per creare un blasone di eccellenza attorno alle case automobilistiche, hanno prezzi per i minimi dettagli che superano il valore per un’utilitaria.

 

In un tentativo di Top10 delle auto più costose, il veicolo più “economico” ha casa in Svezia. Stiamo parlando della Koenigsegg Regera, un bolide con quattro motori, un benzina turbo cinque litri, doppio turbo e tre motori elettrici. Con una trazione posteriore e una potenza di 1.500 cavalli è stata presentata al salone dell’automobile di Ginevra del 2016, in una serie limitata di 80 esemplari, tutti già venduti prima della produzione. La casa svedese ha inoltre dichiarato che il numero delle auto prodotte è connesso con la numerologia pitagorica, dove il numero ottanta simboleggia concetti di dominio, controllo e conquista. Alta un metro e undici centimetri, assomiglia esteticamente alla Bugatti Chiron, anche se il designer non è lo stesso.

 

Al nono posto troviamo l’italiana Ferrari LaFerrari Aperta, versione con un tetto retrattile della “tradizionale” auto. Presentata al Salone di Parigi del 2016, ha la stessa meccanica della sorella stradale, ovvero un V12 di 65° a ciclo otto, di 6262 centimetri cubici e 800 cavalli erogati a 9000 giri. Con un peso di 1255 chilogrammi e una larghezza di due metri, ha il sistema HY-KERS, il sistema di recupero dell’energia in frenata e in curva di derivazione dalla Formula 1. Circa 700 esemplari sono stati realizzare per la versione LaFerrari, mentre per la versione Aperta il numero si ferma a 209 unità per un prezzo intorno ai 2 milioni di euro.

 

Ci spostiamo di pochi chilometri e da Maranello andiamo a Sant’Agata Bolognese, per ammirare la Lamborghini Centenario, realizzata in 40 esemplari dal 2016 al 2017. In onore ai 100 anni dalla nascita di Ferruccio Lamborghini, la casa emiliana ha creato una variante della Aventador con 770 cv a 8250 giri e un’accelerazione 0-100 in 2.8 secondi. Con una cura dimagrante di 55 chilogrammi, ha una colorazione nero opaca e gialla, ha vistose minigonne, splitter anteriore, passaruota e diffusore posteriore che la rendono molto aggressiva e vistosa. Il prezzo? Se pensavate di acquistarla, tutti i veicoli sono stati venduti per un prezzo attorno a 2.2 milioni di euro.

 

Se siete rimasti scippati nell’acquistare la Centenario, potreste pensare alla Pagani Huayra Roadster, presentata al Salone di Ginevra 2017 dopo cinque anni di sviluppo. La motorizzazione è uguale alla versione Coupé, ovvero un 6 litri V12 doppio turbo a firma Mercedes-AMG, ma in questo caso troviamo 764 cv a 6200 giri e mille Nm di coppia disponibili già a 2.400 giri. Il cambio automatico a sette rapporti, unito con una diminuzione di settanta chilogrammi dalla coupé, permette una tenuta laterale fino a 1.8g. Il prezzo è lo stesso della Lamborghini, ovvero 2.2 milioni di euro.

 

Alla sesta posizione, troviamo la Bugatti Chiron, vettura che sostituisce dal 2016 la Veyron. La carrozzeria e il telaio sono completamente in fibra di carbonio, mentre le sospensioni sono indipendenti e la trazione è a quattro ruote. Il consumo medio non è certo un problema per chi può permettersi quest’auto, ma comunque si attesta su 190 litri per percorrere 100 chilometri, un valore impressionante se paragonato a qualsiasi altra auto che vediamo normalmente nelle nostre strade. Le prestazioni sono di conseguenza, con un'accelerazione 0-300km/h in 13.5 e 0-400 km/h in 32.5 secondi. Particolarità di questo veicolo è la doppia chiave di accensione per poter superare i 380 chilometri orari e arrivare ai 470, secondo simulazioni della casa produttrice. Che dire?! Decisamente potente come motore questo 7.933 W16 sovralimentato con quattro turbo. Due milioni e quattrocentomila euro è il prezzo di listino.

 

Entrando nella Top5 troviamo la Pagani Huayra BC, le cui ultime due lettere sono le iniziali di Benny Caiola, primo cliente in assoluto della Pagani. Sulla base della Huayra, ha il famoso AMG bi-turbo sei litri V12 con 789 cavalli e 1100 Nm di coppia motore. Grazie ad un nuovo tipo di fibra di carbonio, il peso è diminuito di circa 130 chilogrammi, anche per via della scelta della singola frizione a discapito della doppia frizione (un risparmio del quaranta percento), nei 20 esemplari prodotti. Perfino i pneumatici sono creati per il singolo modello, ed in questo caso abbiamo dei Pirelli P Zero composti da dodici differenti mescole di gomma. Il tutto a 2.3 milioni di euro.

 

Ai piedi del podio troviamo una vettura creata da una casa produttrice praticamente sconosciuta al largo pubblico. Stiamo parlando della Icona Vulcano Titanium, prodotta da un’azienda di design torinese il cui amministratore delegato ha avuto un passato importante in Bertone e Aprilia, mentre per il comparto economico, i capitali provengono da oriente. Con il motore della Corvette ZR1, un 6.2 litri V8 e 670 cavalli a disposizione, ha una carrozzeria totalmente in titanio. 2.5 milioni di euro servono per acquistare un esemplare di questo mostro a quattro ruote, esteticamente simile alla Ferrari LaFerrari.

 

Al terzo posto del podio, troviamo una AstonMartin Valkyrie, il superbolide realizzato in collaborazione con la scuderia di Formula 1 Red Bull. La propulsione è ibrida, formata quindi da un elettrico e un termico, la cui combinata produce mille cavalli per un peso intorno a mille chilogrammi. Questo rapporto ne fa un’auto velocissima e molto ambita, anche per via dei soli 150 esemplari prodotti.ì e della sinuosità. Esteticamente è molto aerodinamica e i flussi d’aria vengono convogliati lungo la superficie dell’auto, grazie a deflettori e condotti studiati da Marek Reichman e Adrian Newey. In produzione dal 2018 è attualmente in vendita ad un prezzo di 2.7 milioni di euro.

 

Al secondo posto troviamo la W Motors Lykan Hypersport, prodotta in soli sette esemplari dal 2013 al 2014 dalla casa libanese WMotors. Ad un prezzo di 3.1 milioni di euro, ha un sei cilindri boxer doppio turbo da 3.7 litri di origine Ruf, con 770 cavalli e mille Nm di coppia. Con 2.8 secondi per passare da zero a cento chilometri, si possono raggiungere i 395 chilometri orari, una velocità impressionante, anche in considerazione della “limitata” ampiezza del motore. La personalizzazione è l’aspetto preponderante di questo modello, con la possibilità di inserire pietre preziose nell’abitacolo ed addirittura nella fanaleria.

 

Al primo posto delle auto più costose al mondo troviamo un progetto italiano, ovvero la Lamborghini Veneno Roadster. La versione coupé è l’erede della Reventon ed è stata prodotta dal 2013 al 2014 in soli tre esemplari. Più pesante di 40 chilogrammi, la versione Roadster ha visto nascere solo nove unità di questo V12 6.5 litri da 750 cavalli a 8250 giri, con un’accelerazione 0-100 km/h in 2.8 secondi. Un cambio ISR a sette rapporti e la trazione integrale fanno il resto. Emozioni e sensazioni da pelle d’oca. Anche il prezzo, 3.3 milioni di euro. Un prezzo stellare per un bolide che si avvicina più ad un’astronave che a quello che noi contempliamo come autovettura.

 

Dieci veicoli per sognare e per comprendere quanto il mondo automotive abbia potenzialità di espressività e personalizzazioni. Anche perché i sogni non hanno limiti.

 

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