Dopo quarant’anni dalla vittoria alla prestigiosa gara di Le Mans, Alpine prepara la commercializzazione degli allestimenti Pure e Légende, che abbiamo visto da poco al Salone di Parigi. Con prezzi intorno ai 50-60.000 euro, la possibilità di divertirsi.

 

Alpine, nel mondo dei motori, è sinonimo di sportività, ed era questa l’idea di Jean Rédélé nel 1955. Figlio di un dealer auto Renault, iniziò ad elaborare le vetture, in un primo momento per se stesso, successivamente per i clienti della casa automobilistica del padre, e successivamente per i propri clienti. In poco tempo la passione che spingeva un giovane ragazzo, diventò una vera e propria azienda che mostrò al pubblico il primo prototipo, nel 1954, al salone di New York. Tra vittorie nelle competizioni, gli anni del declino, la fusione con Renault, la fine della produzione ed il successivo rilancio, non esiste una sola Alpine che sia banale e scontata nell’elaborazione di vetture base.

 

A quarant’anni dalla cessazione di produzione del modello A110, e dopo circa un anno e mezzo dalla presentazione del prototipo attuale, Alpine torna nel mercato con la versione definitiva in due allestimenti, Pure e Légende. La base di tutto è la versione a tiratura limitata che due anni fa debuttò nel mercato, con soli 1955 esemplari, neanche dire andati a ruba.

 

A livello di telaio e carrozzeria, sono entrambi in carbonio e quest’ultima è sviluppata con pannelli incollati e rivettati. Le sospensioni sono a doppi triangoli e il motore è un 1.8 turbo da 252 cavalli con 320Nm di coppia massima, pronti subito ai 2.000 giri e 0-100km/h in 4.5 secondi. Su questa base, si è deciso di sviluppare due versioni dallo stile e DNA nettamente differenti, per due tipologie di appassionati, i puristi e quelli che non rinunciano al comfort.

 

Eccoci qui che arriva la versione Pure, con un design minimal, sia negli interni che esterni. I fanali sono sviluppati con tecnologia LED, mentre i sedili sono anatomici Sabelt, gli stessi della versione a tiratura limitata Première Edition. Il look interno è in fibra di carbonio con tonalità opache e una connettività garantita dal sistema MySpin e da un navigatore satellitare, ormai irrinunciabile in una vettura moderna.

 

Se invece abbiamo deciso di non rinunciare al comfort, l’allestimento Légend è quello fatto per noi. Sedili con regolazione a sei possibilità, interamente rivestiti con pelle nera o marrone a scelta del fortunato cliente e in questo caso la fibra di carbonio del rivestimento interno ha un look lucido. In aggiunta a questo, abbiamo un impianto audio Focal e i sensori di parcheggio anteriori e posteriori. Se invece non vogliamo proprio rinunciare ad una qualità audio superiore, per entrambi gli allestimenti possiamo avere come optional l’impianto audio Premium Focal, oltre ad uno scarico sportivo aggiuntivo per un rombo più pieno.

 

Gli appassionati più fedeli alla casa francese saranno felici di sapere che è stata sviluppata una versione da corsa, pronta per la pista, e che ha già debuttato al campionato GT francese. Sotto le cure di Signatech, Alpine A110 GT4 ha sotto la carrozzeria, delle sospensioni progettate per un utilizzo agonistico, freni racing Brembo, splitter anteriore e spoiler posteriore supplementari, rollbar a gabbia, sedili che avvolgono il pilota con sei punti di attacco e cambio sequenziale.

 

Per concludere qualche dato economico-strategico. Dopo anni di stop del marchio Alpine, finalmente siamo quindi ora lieti di vedere all’opera di nuovo il genio dei progettisti oltralpe. Con investimenti di ripristino di rica 35 milioni di euro, le linee produttive sono ripartite e danno una certezza di lavoro a circa 400 dipendenti all’interno dello stabilimento. Quante vetture vengono realizzate? Circa 7.000 all’anno. Sicuramente una cifra importante per un marchio che è destinato progressivamente a ricalcare i migliori palcoscenici d’Europa, per le supercar. E il prezzo? A partire dai 56.000 euro.

 

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