Arriva dalla Germania un kit di elaborazione per dare maggior potenza alla berlina sportiva di casa del biscione. Il risultato finale supera la potenza del V8 Ferrari. Vediamo i dettagli.

 

Una Giulia più potente di una Ferrari, incredibile ma vero. E’ successo in Germania, grazie ad un’azienda di rimappatura centraline ed elaborazione vetture. Stiamo parlando della McChip-Dkr, una realtà che ha già all’attivo numerose situazioni di tuning estremo. Ed è proprio un qualcosa fuori dal normale, quello che hanno realizzato ora. Come l’allievo che supera il maestro, ora il motore del biscione supera quello di maranello da cui deriva. 

 

Non è dato sapere perché è stata presa proprio una AlfaRomeo Giulia, forse perché è una delle preferite dagli appassionati del tuning, fattostà che nel leggere le dichiarazione che compaiono sul web, c’è da sedersi bene sulla sedia. La base per l’elaborazione, come abbiamo detto, è la berlina italiana, declinata nell’allestimento Quadrifoglio. Stiamo parlando di una vettura con motore 2.9 litri disposto in un V6 turbo benzina da 510 cavalli, 600 Nm di coppia motore tra i 2500 e 5500 giri/minuto. L’accelerazione 0-100 km/h si ferma ad appena 3.9 secondi, con punte massime di velocità dichiarate di 307 km/h. Già questo basterebbe, e non poco, a tutti gli appassionati dei motori, ma giustamente non c’è mai limite al limite stesso. 

 

Ed ecco l’evoluzione apportato da McChip-Dkr, ad un livello di stage 3, per far arrivare la vettura ad avere 680 cavalli e 850 Nm. Tutto questo grazie ad un kit di elaborazione dal costo di circa 15.000 euro. 

 

Cerchiamo ora di fare un pò di chiarezza per chi non è molto esperto, ma che comunque vuole imparare in questi aspetti. Il termine Stage 3 possiamo dire che sia un livello di modifica della vettura, preceduto ovviamente da stage 1 e stage 2. Non esiste un accordo generale che definisce gli step di modifica tra il primo, secondo e terzo livello. Ogni azienda che va ad alterare un veicolo può quindi far rientrare determinate modifiche in uno o nell’altro stage. Come in tutte le cose, però esiste una consuetudine, che fa rientrare nel primo stage solamente le modifiche alla centralina, ovvero quello che normalmente si viene definito la rimappatura di  una centralina. Nel secondo stadio, abbiamo invece l’aumento della turbina e di altre piccole parti inerenti. Se invece andiamo all’ultimo stadio, arriviamo ad aumentare tutta una serie di componenti motori, andando in pratica a stravolgere il motore e renderlo quasi irriconoscibile rispetto al motore originario. 

 

La stessa azienda che ha creato questo mostro, chiaramente ha portato a test le modifiche che si hanno, con lo stage 1 e 2. Per questi due stadi, si parla di 580 cavalli per il primo, mentre 610 per il secondo. La centralina Bosch MED17 viene quindi presa di mira e spinta all’inverosimile nell’ultimo stadio, anche grazie alla modifica di pezzi non meglio precisati da parte dell’azienda tedesca. Pervade quindi un velo di mistero su come è stato possibile arrivare a questi valori, sebbene comunque è possibile acquistare il kit di elaborazione, che con circa 15.000 euro, può spingere la vettura a valori superiori alle Ferrari. 

 

Piccola precisazione. Questo kit elaborazione, ovviamente è dedicato a persone che possono utilizzare la vettura in pista chiaramente. Per circolare su strada serve sempre l’autorizzazione della motorizzazione civile, che controllerà tutta la vettura e valuterà un eventuale approvazione. E come seconda precisazione, ricordiamo che dopo aver apportato le modifiche alla Giulia, compresi in questo kit, dobbiamo andare ad adeguare tutto l’impianto frenante e l’assetto della vettura. Non possiamo quindi pensare di cavarcela solamente con il solo kit tuning, ma ovviamente dobbiamo andare a livellare le altissime prestazioni della Giulia, anche per gli altri componenti che altrimenti non riuscirebbero a reggere l’elaborazione appena realizzata. Detto ciò, buona Giulia in veste Ferrari!

 

 

Credit photo: FCA media room