L'Alfetta è l'emblema dell'Alfa Romeo negli anni Settanta. Riscopriamola insieme.

Continua questo nostro viaggio all'interno delle vetture che hanno fatto la storia del mondo automotive. La vettura di oggi è una berlina sportiva di classe medio-alta che è stata prodotta tra il 1972 ed il 1984 negli stabilimenti di Arese. Stiamo parlando della mitica AlfaRomeo Alfetta.

Con circa 475.000 esemplari prodotti, una lunghezza di circa 4,30 metri, una larghezza di 1,63m ed altezza pari a 1,43 m, questa vettura è da sempre associata nell'immaginario comune agli anni settanta, per quel che riguarda l'Alfa Romeo.

Nata dalle esigenze di andare a rimodernare le linee del modello 1750, nasce dalla penna di Giuseppe Scarnati, responsabile di allora presso il Centro Stile Alfa Romeo. La vettura si collocava in una fascia intermedia tra la Giulia e la 2000, con l'obiettivo di andare a incrociare l'avanzamento stilistico che era in corso in quegli anni. Per sviluppare questa vettura, fu chiesto anche il contributo di un grandissimo altro designer di auto come Giorgetto Giugiaro che nel 1968 fu incaricato di creare la nuova Alfa Coupé.

Il modello ebbe subito un grande impatto a livello mediatico, sia per un'ottima estetica sia a livello di prestazioni, anche se i puristi dell'Alfa affermarono diverse critiche nei confronti della vettura. Quest'ultima aveva infatti perso in parte, non del tutto chiaramente, la fluidità degli innesti dei rapporti, rispetto ai modelli precedenti della casa italiana.

Presentata nel 1972 a Trieste, si caratterizzava da questi grandi fari tondi doppi, posti ai lati del frontale, con l'immancabile scudetto Alfa Romeo al centro. La linea era molto sinuosa è pulita per i termini di paragone di allora.

La tenuta di strada è chiaramente un plus delle Alfa Romeo, come d'altronde lo è sempre stato negli ultimi cent'anni di storia. Alfa Romeo equivale a dire vetture con un ottima tenuta di strada ed un comportamento assolutamente tranquillo in ogni singola situazione, sia a bassa velocità, sia ad alte velocità. 

Il modello più venduto è sicuramente l’Alfetta 1.8, con ben 183.000 esemplari realizzati e venduti dal 1972 al 1984.  Un altro modello sicuramente molto apprezzato dal pubblico è il  modello leggermente più piccolo, ovvero l'Alfetta 1.6 con 82.000 esemplari venduti.

Anche in questo caso,  le forze dell'ordine hanno utilizzato questa vettura all'interno del proprio parco auto, in particolare a livello di italiano tra Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza.

Non mancano chiaramente le forme speciali e le edizioni limitate di queste vetture. Ricordiamo ad esempio nel 1982 la versione Quadrifoglio Oro, che montava sotto il cofano un grandissimo motore 2.000, caratterizzata in modo estetico esternamente dai doppi proiettori anteriori e dai nuovi cerchi in lega molto innovativi per i tempi di allora.

A guardare ora gli interni viene quasi da sorridere se si osserva ad esempio il volante, realizzato quasi in stile minimal a 3 razze.  Chiaramente però ogni qualsiasi confronto con gli attuali è assolutamente inutile e ovviamente ogni qualsiasi confronto che potremmo fra 30 o 40 anni con le vetture di adesso sarà assolutamente inutile se non a livello meramente estetico e di valutazione della variazione della forma progettuale di una vettura.

Tornando alle prestazioni, il motore 1.800cc, il più venduto in assoluto, aveva una velocità di punta di 184 km orari, un peso di circa 1060 kg ed una potenza di 122 cavalli a 5500 giri.

Che questa vettura sia stata una pietra miliare della storia dell'Alfa Romeo, non ci vuole molto a capirlo. Le vetture di adesso Alfa Romeo ricordano molto l'Alfetta e l'evoluzione di quest'ultima. Sostituita poi dalla mitica Alfa Romeo 90, andrà poi in pensione, senza però mai essere dimenticata degli appassionati del marchio italiano.

Vi siete quindi appassionati a questa vettura? Condividete l'articolo e ci vediamo qui su YouDriver al prossimo flashback sulle auto migliori degli ultimi 100 anni.

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