Costruita da una prestigiosa casa automobilistica cinese, mira a battere sul tempo hypercar di Mercedes e Aston Martin. Con un look molto europeo e filante, stravolge le linee finora viste nel lontano oriente. 

Quando si parla di auto cinesi, non vengono in mente design all’avanguardia. Normalmente molto “ortodosse” e simili a quelle che vengono progettate nel vecchio continente, USA o Giappone. L’esemplare che abbiamo visto a Francoforte, in occasione del Salone dell’Automobile 2019, è un’ibrida che riesce addirittura a tenere testa alle vetture da F1. 

Alla stragrande maggioranza della popolazione, il marchio Hongqi non dice nulla. E probabilmente neanche a chi lavora nel mercato automotive. Fattostà che si tratta di una casa automobilistica cinese, di proprietà della FAW Car Company con sede a Changchun. Il nome dell’azienda significa “Bandiera Rossa” e non a caso iniziò la produzione di vetture solo ed unicamente per alti funzionari del partito comunista cinese. Tutto questo a partire dal 1958, fino al 1981, per poi riprendere la produzione da circa gli anni ’90. Il primo modello, la CA72, a guardarla bene, sembra infatti una Lincoln. 

Lo stand della Hongqi a Francoforte però presenta al centro un vero e proprio shock per la tradizione aziendale, oltre a quella cinese. A guardala al volo, sembra una Maserati MC12 un pò più bombata e ammodernata. Sicuramente non una vettura da tutti i giorni, anche per via del cupolino che fa molto jet dell’aeronautica, ma una vettura da godersi in pista ad esempio. 

E a pensarci bene, meglio la pista che la strada, visto i 1.400 cavalli che ha a disposizione sotto la carrozzeria. Il nome di questo modello è S9, anche se non ci risulta ci sia una tradizione di precedenti S8 o S7. Lo stile è molto moderno, con un mega alettone posteriore che esce in larghezza rispetto alle dimensioni della carrozzeria. I terminali di scarico sono centrali, a doppia D, ben inseriti nel contesto generale del posteriore. I fari sembrano siano a LED, con un disegno a rami che scendono fino a toccare terra. Di lato ricorda le Bugatti, con queste linee che si rincorrono a partire dal passaruota, con cerchi in lega a forma di stella tondeggiante. 

Con l’apertura delle porte verso l’alto, in perfetto stile hypercar, non ha nulla da invidiare alla Mercedes AMG One oppure alla Aston Martin Valkyrie. Con tempi di accelerazione 0-100 km/h in appena 1.9 secondi e la possibilità di raggiungere i 400 km/h potrebbe sfidare tranquillamente una F1. Non un prototipo, ma una vettura che verrà messa in produzione ad un prezzo che dovrebbe stare attorno ai 2 milioni di euro. 

A spingere questo bolide ci pensa un sistema di alimentazione ibrido V8T, secondo quanto dichiarato da Xu Liuping, presidente del gruppo FAW. Non è ben chiaro quale siano gli “ingredienti” motoristici di questa hypercar, anche se è probabile l’utilizzo di più motori elettrici per avere uno spunto da fermo così devastante in termini numerici. 

A dire il vero, non è l’unica vettura esposta presso lo stand Hongqi. E’ presente anche un SUV completamente elettrico, con autonomia di circa 600 km e tempi 0-100 km/h in meno di 4 secondi. A livello estetico, in questo caso, il richiamo alla Cullican di Rolls-Royce è abbastanza evidente. Non a caso l’attuale capo del design della Hongqi era top manager della casa inglese. 

Tutti gli occhi però erano per la hypercar molto futuristica, con questo colore azzurro puffo. La vedremo sulle nostre strade? Non crediamo, probabilmente in un altro Salone dell’Automobile.