Presentato allo IAA 2018 di Hannover, il nuovo veicolo della casa svedese, che unisce la tradizione del diesel alla modernità dei motori elettrici. Realizzati in due varianti, è destinato a traghettarci verso un mondo totalmente elettrico, nel giro di 10 anni circa. Vediamo insieme i dettagli.

 

Si fa tanto parlare dell’ibrido al mondo d’oggi nelle auto. Alcune case hanno addirittura deciso di sposare completamente questa causa, non andando a produrre più alcuna vettura con propulsione diesel. Un pò il diesel-gate, un pò le necessità di rispettare l’ambiente che ci circonda, la quota dell’ibrido sta salendo sempre più. Discorso simile, ma con un tasso percentuale di quota di mercato inferiore, anche per quel che riguarda il settore dei camion. Abbiamo visto qualche esperimento in fase embrionale di veicoli che percorrono tratti di strada, grazie a dei cavi sospesi, ma in questo caso si tratta del connubio tra diesel ed elettrico per Scania, azienda leader mondiale del trasporto su gomma.

 

Allo IAA 2018 di Hannover, ovvero il Salone dell’automobile di Francoforte, che si organizza da ben il 1951, l’azienda svedese ha in programma di presentare due tecnologie, che verranno presentate al mercato tra quest’anno e l’anno prossimo.

 

La prima viene definita HEV e consiste nel ricaricare le batterie durante il tragitto, senza poterle ricaricare una volta che il veicolo è fermo. La seconda invece viene ribattezzata PHEV e, a differenza del primo, permette di ricaricare anche al termine del tragitto, grazie alle tradizionali colonnine poste nelle nostre città o autostrade. Avremo quindi, nel secondo caso, maggiore autonomia, ma per averlo dovremo aspettare l’anno nuovo, per via del perfezionamento che gli ingegneri Scania stanno apportando.

 

Entrambe le tecnologia, verranno montati sui motori diesel DC09, 5 cilindri in linea con potenza da 177 cavalli e 1.050 di coppia Nm. Questi veicoli possono essere alimentati anche con olio vegetale trattato HVO e con un motore elettrico alimentato con batterie al litio.

 

Secondo Jesper Brauer, Product Manager di Urban Scania Trucks, stiamo affrontando la vera e propria transizione verso un mondo completamente elettrico, a partire dalle città. Nel giro di dieci anni, il trasporto su gomma avrà un impatto zero nei centri abitati, andando a ridurre notevolmente le emissioni di gas inquinanti nel mondo. Per arrivare al completo elettrico, però dobbiamo fare ancora alcuni passi. Il primo è quello di incrociare una tecnologia antica e super-collaudata come il diesel, con l’elettrico. Con i motori presentati allo IAA 2018, le emissioni di CO2 si riducono fino al 92%, un dato veramente eccezionale per il contesto attuale della ricerca scientifica.

 

Attualmente i camion Scania, sia HEV che PHEV, hanno la possibilità di ricaricare le batterie in fase di frenata, andando a ridurre inoltre i consumi di carburante. A basse velocità inoltre, il sistema cerca di utilizzare solo la propulsione elettrica, muovendo i bisonti della strada senza andare a emettere alcun gas nocivo.  La tecnologia PHEV può inoltre ricaricare le batterie, quando è fermo, andando a diminuire ulteriormente il consumo di benzina.

 

Ma quanto sono garantite le batterie? Durante la fase di progettazione, i tecnici hanno affermato che la durata di quest’ultime è tra i quattro e sette anni, a seconda del modo di guidare e dei chilometri percorsi. Ovviamente il ruolo del camionista è cruciale in questi casi, in quanto a seconda del mondo in cui usa l’acceleratore, va a modificare notevolmente la durata delle batterie e dell’autonomia a zero emissioni.

 

Che dire in conclusione. Un modo nuovo per muovere questi bisonti della strada, andando a migliorare il trasporto su gomma, rispettando sempre più il nostro pianeta e la nostra salute.


 

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