Presentato un anno fa dal reparto Squadra Corse, ora è pronto per il prossimo anno in un campionato dedicato. Una progettazione che ha portato migliorie anche per la versione stradale, nella riduzione del peso in particolare. 

 

Era circa metà novembre del 2018, esattamente un anno fa, e Lamborghini svelava la sua Urus in versione da corsa. Il Suv ultrasportivo della casa di Sant’Agata Bolognese era stato annunciato per il 2020 e così sarà. Se un anno fa nel circuito di Vallelunga si era visto il prototipo, ora siamo pronti al debutto.

 

Una livrea verde, con cofano in carbonio a vista e maxi gomme da 21 pollici, ma andiamo per stadi. Questa versione di Urus è destinata ad un campionato ad hoc pensato e realizzato tra l’Europa e il Medio Oriente, con precisi obiettivi: il marketing e lo sviluppo tecnologico. Sì, perché ovviamente tutto questo non può che avere una ricaduta anche nei duelli di marketing della Lamborghini rispetto ai concorrenti. L’idea innovativa, e molto interessante, è quella di organizzare una specie di “test drive” in versione più chic, ovvero un “arrive and drive” come veniva sponsorizzato un anno fa a Vallelunga. In pratica si intende offrire un pacchetto completo ai piloti-clienti comprensivo di auto e supporto tecnico durante i weekend di gara. Oltre a questo, abbiamo anche la possibilità di andare a sviluppare migliorie da un punto di vista tecnologico per la versione stradale. 

 

La vettura ovviamente è stata modificata, andando a rispettare gli stringenti parametri della FIA. Come prima cosa abbiamo un rollcage in acciaio, mentre l’impianto di estinzione ed il serbatoio FT3 rispondono alle norme tecniche della FIA. A livello di visuale, colpisce subito il colore verde, chiamato Mantis, che viene “spezzato” dal cofano in fibra di carbonio a vista con prese d’aria maggiorate. Queste modifiche servono a dare più aria e respiro al motore V8 biturbo da 650 cavalli e 850 Nm. Abbiamo inoltre una nuova ala posteriore, quasi che si fonde con il design da corsa della vettura, mentre i terminali di scarico sono stati ridisegnati con un nuovo design esagonale e i cerchi sono monodado, in lega di alluminio da 21 pollici. Pneumatici? Pirelli!

 

Come dicevamo questa scelta di Lamborghini è sia per motivi di marketing, ma anche per motivi di innovazione. Secondo la casa bolognese, lo sviluppo di questo super Suv, ha permesso la definizione di una procedura produttiva, mirata a ridurre il peso della vettura, per la versione stradale. E neanche di poco, ma di ben il 25%, passando da 2.200 kg circa a 1.650. Un notevole risparmio sia per aumentare le prestazioni, diminuire i consumi, ma anche per la gestione della vettura in ogni momento della guida. 

 

Salire su questa vettura permette quindi di provare una nuova sensazione di guida in pista, non più a pochi centimetri da terra, ma con un assetto rialzato rispetto alla tradizione della gare. Il rollcage integrato nel telaio, l’irrigidimento torsionale e la notevole larghezza della vettura, fanno sì che la ST-X è una vettura da competizione senza compromessi, incollata all’asfalto.

 

Benvenuta nuovo toro da corsa! Non vediamo l’ora di vedere le prime gare dal vivo.