Il mercato Automotive nel 2021 ha registrato un crollo del 25% rispetto a 2 anni fa. 

 

La situazione generale 

Tutti noi sappiamo come il coronavirus sia il centro purtroppo delle decisioni delle economie mondiali. Lo sviluppo di questa pandemia sta portando via anche la voglia di acquistare una nuova auto. Tutto è sospeso, nell'attesa che il mondo possa ripartire anche nella serenità di un acquisto così importante. 

L'auto infatti è un mezzo importante, ma non fondamentale. Acquistare un'auto può essere fondamentale in molti casi, ma se una persona ha già un auto che “cammina”, probabilmente in questo momento non vuole cambiarla. L'aspetto psicologico è importante, ma è da considerare anche l'aspetto legato al reperimento dei pezzi. 

Con la situazione pandemica, moltissime case automobilistiche sono in ritardo nella consegna delle auto. Questo è dovuto a un ritardo nell'estrazione delle materie prime e a un ritardo conseguente nella produzione delle componentistiche. 

Il focus di questo ritardo sono i microchip, che stanno ritardando lo sviluppo delle auto di ultima generazione. Probabilmente se le auto fossero costruite come venivano costruite 100 anni fa, non ci sarebbero problemi. I problemi nascono quando abbiamo una elevatissima componente di elettronica all'interno delle auto. Ecco perchè le persone sono, a maggior ragione, in attesa dello sviluppo positivo della pandemia. 

Se una persona deve acquistare una vettura e riceverla dopo sei mesi, con rischio che non sia esattamente come l’ha ordinata, a questo punto aspetta un attimo. 

Il 2021 è stato un anno nero per il mercato dell'auto in Europa. Nel mese di dicembre si è registrato un calo del 21% rispetto all'anno precedente ed è il sesto consecutivo. Mettendo insieme tutte le auto immatricolate nei 30 paesi all'interno del vecchio continente, tocchiamo quasi i 12 milioni di veicoli. Rispetto al periodo 2020 abbiamo un calo di circa 1,5%. Osservando invece il 2019, il calo è pari a quasi il 26%. In termini numerici parliamo di oltre 4 milioni di veicoli che non sono stati immatricolati e venduti. 

Il mercato Automotive è come se si fosse fermato nella data zero dell'inizio della pandemia. Questo calo del 25% di immatricolazioni è da collegare al calo della voglia di cambiare auto fondamentalmente. Chi ha bisogno di cambiare auto lo fa, mentre chi non è strettamente collegato a un'esigenza stringente, aspetta. 

La situazione in Italia 

Iniziamo l'analisi con il nostro bel paese ed un calo di quasi il 30%. Precisamente stiamo parlando del 27,5% di calo rispetto a due anni fa. È uno dei peggiori cali che la storia dell'auto ricordi in italia. 

Tra i maggiori mercati europei stiamo parlando di una flessione notevolissima. A onor del vero, il mercato italiano sta evidenziando una ripartenza rispetto al 2020 con un aumento del 5%. Osservando però nella complessità rispetto anche ai momenti di lockdown totale, in Italia c'è ben poco da festeggiare. 

Il 2022 non si preannuncia molto diverso. L'incertezza di incentivi importanti, fanno sì che il mondo sia alquanto legato a un filo. Se altri paesi infatti hanno già previsto in Europa un piano di incentivi, l'Italia è spesso legata a questioni dell'ultimo minuto. 

Queste decisioni chiaramente fanno parte di un processo complicato, vista la gravità della situazione economica italiana. Lo sviluppo delle auto elettriche è importante, ma è ancora minoritario rispetto alla totalità del parco auto attualmente in essere. In un ragionamento a voce alta, forse il Governo italiano sta aspettando l'uscita dalla pandemia per effettuare forti incentivi fiscali, per realizzarli nel momento in cui tutti decideranno di acquistare un'auto, visto lo sblocco psicologico. 

Per quel che riguarda gli altri paesi, ti ricordiamo come YouDriver sia studiata per scoprire officine non solo in Italia...ma anche in tutta Europa.

Iscriviti a YouDriver se non l'hai già fatto...è gratuito e lo fai con 2 click.

La situazione in Francia 

Scavalcando le Alpi arriviamo in Francia, all'interno di un paese con una situazione bene o male identica rispetto al 2020. Il mese di dicembre ha registrato un calo importante, pari al 15%. Nella totalità dell'anno, la situazione non è cambiata rispetto all'anno scorso. Le immatricolazioni si attestano a circa 1.700.000.

Osservando anche i dati legati all'inquinamento, si può osservare come l'inquinamento complessivo si stia abbassando in Francia. Anche oltralpe la benzina e il diesel stanno diminuendo in termini percentuali. Attualmente in Francia solo una vettura su 5 è diesel, mentre parliamo di un 40% per i benzina. Non male ovviamente tutte le altre alimentazioni elettriche o ibride, che stanno guadagnando punti a discapito delle vecchie motorizzazioni termiche. 

La situazione in Germania

La terra delle grandi case automobilistiche europee ha registrato un calo a doppia cifra. Se da una parte le auto vendute in Germania sono 2.600.000 nell'ultimo anno, il calo rispetto al 2020 è di addirittura il 10%. Sono state bruciate circa 300.000 immatricolazioni. Un dato interessante da notare è che il 60% delle automobili immatricolate in Germania, sono legate a persone giuridiche (ovvero aziende). Tale composizione particolare sottolinea come siano gli aspetti legati al Business a far da traino per l'economia Automotive in Germania. 

Un calo complessivo del mondo Automotive vuol dire anche una contrazione indiretta dell'economia tedesca. Se l'azienda infatti non rinnova il proprio parco auto, vuol dire che ha poca liquidità e problemi alla fonte in fase di pianificazione economica. 

Scendendo nelle forme di alimentazione, cala chiaramente anche il peso del benzina e diesel, bene o male come in Francia. Le elettriche e le ibride si attestano circa al 21% e 16% rispettivamente. 

In termini di inquinamento, registriamo un calo come in Francia, anche nel territorio tedesco. 

La situazione in Spagna 

I nostri cugini spagnoli vivono anch’essi una crisi fortissima del settore Automotive. Se facciamo un confronto rispetto al 2020, notiamo fondamentalmente una situazione di stallo. 

Se osserviamo però il calo legato al 2019, dobbiamo registrare una contrazione di un terzo del mercato. In forte calo è il settore del noleggio, con punte addirittura del 45% in meno rispetto al 2020. 

In Spagna le ibride sono molto più diffuse rispetto alle elettriche.

La situazione nel Regno Unito 

L'ultimo mercato che analizziamo è chiaramente, non in termini di importanza, il mercato del Regno Unito. Il 2021 è stato il periodo peggiore dal 1992. Se confrontiamo la situazione rispetto al periodo pre-pandemia del 2019, il calo è quasi del 30%. In termini numerici sono state immatricolate circa 1.600.000 vetture con una situazione di stallo rispetto al 2020. 

A pesare ovviamente c'è una situazione legata anche alla Brexit, ma che fondamentalmente è in linea con le altre situazioni europee. L'aumento delle auto elettriche sta coinvolgendo moltissimi inglesi. Ora una vettura su 10 in Inghilterra è elettrica. Questo dato è sicuramente interessante in quanto è da tenere in considerazione vista la forza economica dell'Inghilterra, non solo all'interno dei propri territori.