La casa automobilistica svedese ha deciso di andare a porre un'importante limite alle proprie vetture. Obiettivo è aumentare la sicurezza di tutti

 

Ci sono poche case automobilistiche che hanno realizzato e concepito una vettura nella propria totalità. La vettura non è semplicemente un mezzo su 4 ruote che ci porta dal punto A ad il punto B,  ma è piuttosto un mezzo per realizzare tutta una serie di attività.

 

Tramite la vettura noi possiamo effettuare dei viaggi, possiamo andare a trovare delle persone a noi care, possiamo tornare a casa dopo una giornata intensa di lavoro. Tutte queste sono attività che fanno parte della nostra vita e che fanno parte del nostro modo di essere. Come noi cerchiamo di ottenere una situazione di sicurezza in ogni singolo attimo della nostra vita, Volvo va a concepire le vetture con un modello di sicurezza quasi maniacale.

 

Dire Volvo vuol dire parlare di un brand legato alla sicurezza e all'introduzione di concetti che solo negli anni successivi all'introduzione, verranno poi adottati dalla stragrande maggioranza delle persone.

 

Volvo è sempre stata fin dalla nascita, anticipatrice di mode e anticipatrice di standard di sicurezza ai massimi livelli. Sono diverse infatti le innovazioni tecnologiche e le innovazioni legate alla sicurezza, e non a caso le vetture a brand Volvo sono tra le più sicure al mondo.

 

È notizia di qualche ora fa, l'intenzione di Volvo di andare a creare una forma di autolimitazione delle vetture ad una velocità massima di 180 km orari. Tutto ciò indipendentemente dalla tipologia di vettura, anche per quelle con una potenza maggiore.

 

Il ragionamento di Volvo è molto semplice: se la stragrande maggioranza delle persone viaggia su strade dove i limiti raggiungono al massimo i 130 km orari, ad eccezione di alcuni tratti autostradali in Germania, che senso avrebbe andare a produrre vetture che possono raggiungere anche i 250 km orari?

 

Un aspetto anche tecnico che non viene considerato dalla stragrande maggioranza delle persone, risiede nel fatto che le vetture, dotate di aiuti di assistenza alla guida, fanno più fatica a funzioanre correttamente alle alte velocità.vento. Un conto è infatti andare a fermarsi improvvisamente all'interno del traffico cittadino ad una velocità di 30 km orari, un conto è schivare un'ostacolo lanciato a 130 km orari.

 

Tutto questo è dovuto al fatto che la tecnologia di elaborazione dei  dati prodotti e convogliati nel computer centrale, da parte dei sensori, è tutto sommato limitata rispetto alla necessità di intervento sulla vettura stessa. Probabilmente con le evoluzioni tecnologiche ed informatiche, un domani succederà che i vari sistemi di assistenza alla guida saranno capaci di aumentare la propria efficacia ed efficienza anche le alte velocità. Per il momento Volvo ha deciso di limitare a 180 Km orari la velocità massima per tutte le proprie vetture.

 

Un altro aspetto interessante legato alla Volvo, e anch'esso in diffusione in queste ore, è la possibilità di andare a creare ulteriori limiti di velocità legate alle persone che guidano la singola vettura. Detta in modo semplice, se un papà decide di affidare la propria vettura ad un proprio figlio, per paura di velocità troppo eccessive in relazione alla capacità del ragazzo di poter gestire il mezzo in una situazione di pericolo, si può consegnare una chiave speciale caratterizzata da una limitazione della velocità stessa.  Non si interviene quindi sulla singola vettura, ma si interviene sulla chiave utilizzata dal figlio. Si potrebbe quindi consegnare una chiave al figlio con una autolimitazione a 100 km orari, in modo tale che se ha bisogno di spostarsi in autostrada è libero di effettuare il proprio tragitto, però ad una velocità inferiore con quindi una situazione di sicurezza più alta.

 

A nostro personale parere la scelta di Volvo è sicuramente interessante e lungimirante sul lungo periodo. Chiaramente questa notizia andrà a spaccare il mondo dell'automotive, ma quello che vogliamo dire è che le vetture sono sempre legate a un concerto di mobilità stradale: per ottenere invece una mobilità sportiva esistono le piste.

 

Credit photo: Volvo media press website