Il capo della Dorna, l’ente che organizza e gestisce il MotoGP, è molto più ottimista nell’affermare che il campionato mondiale di MotoGP possa effettivamente prendere via quest'anno con una partenza stimata per fine luglio. 

 

Come per la Formula 1, anche la MotoGP sta cercando di ottimizzare il tempo e di programmare al meglio il calendario di quest'anno. Non sarà sicuramente un anno come tutti ce lo aspettavamo a gennaio, ma si sta cercando in tutti i modi di andare ad osservare quanto più un’organizzazione ed uno spettacolo verosimile. 

 

Il 2020 doveva essere infatti l'anno delle grandi domande per ValentinoRossi, al bivio se continuare ancora o fermarsi. Ad inizio anno infatti il dottore di Tavullia aveva affermato che gli sarebbero bastate quattro o cinque gare per capire se nel 2021 ci sarebbe ancora seduto su una due ruote da MotoGP. 

 

Tanti piloti che sono in fase di scadenza si stanno infatti domandando quale futuro avranno l'anno prossimo, ed ancora più in generale tutti si stanno domandando che futuro imminente avrà la MotoGP. 

 

Ezpeleta, capo carismatico della Dorna, ente organizzatore e gestore di tutto il paddock della MotoGP, ha da poco ha fermato che c’è l’intenzione di partire per fine luglio nell'organizzazione del campionato mondiale di MotoGP 2020. Da un punto di vista pratico, si sta puntando ad ottimizzare i Gran Premi andando a percorrere due gare nello stesso circuito nel giro di poche ore. Tutto questo per portare a termine il numero delle gare e ridurre gli spostamenti dei piloti in giro per il mondo. Si produrrebbe quindi una sorta di mix tra MotoGP e Superbike, dove in quest'ultima categoria i piloti effettuano due gare sullo stesso circuito nell'arco del weekend. 

 

Questa idea/soluzione non è stata presa benissimo dai piloti e infatti si sta andando a trattare con il sindacato piloti per cercarti di comprendere al meglio i gusti e le intenzioni degli stessi. 

 

D'altra parte quest'ultimi sono rilegati a casa e hanno poca possibilità, sennò nulla, di andare a testare le proprie moto per quest'anno. Andrea Dovizioso, anche lui pilota in scadenza con Ducati, ha affermato in una recente intervista che non ha avuto modo concreto di testare a pieno la moto e di comprendere le reali possibilità di vittoria di quest'ultima. 

 

D'altra parte il mercato dei piloti è quantomeno bloccato in questa situazione. Con il prolungamento di Marc Marquez a bordo della Honda, abbiamo notato come solamente la Yamaha ha confermato Vinales per due stagioni e promosso Quartanaro nel top team per il prossimo anno. Sul lato Suzuki invece è stato confermato ed allungato l'accordo con Rins e sta per essere effettuato il medesimo accordo con Mir. 

 

Bisognerà quindi vedere che cosa succederà quest'anno e se e quando partiranno i Gran Premi di MotoGP. La nostra speranza è ovviamente che, anche in considerazione di singoli accordi che la Dorna dovrà effettuare con i singoli stati sparsi per il mondo, potremmo assistere a gare entusiasmanti e piene di competizione. Ma alla fine, come ultimo aspetto, crediamo proprio di non rimanere delusi dalla voglia dei piloti di salire a bordo e di battere tutti gli altri concorrenti.

 

 

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