In piena emergenza produttiva da coronavirus, la casa automobilistica tedesca ha deciso di andare a fermare la produzione di alcune vetture. Cerchiamo di capire bene insieme che cosa sta succedendo e le motivazioni di questo gesto.

 

Gestire una casa di produzione grande e complessa come VW non è sicuramente semplice. Esistono infatti tutta una serie di delicati sistemi di equilibrio che devono essere mantenuti tra le vendite e la produzione. Come abbiamo visto, il mese di marzo e aprile sono stati devastanti per le concessionarie e per il mondo automotive. Se in Italia il tracollo è stato quasi pari alla totalità del settore, altri paesi europei sono riusciti a mantenere un certo contenimento del danno. Fattostà che la casa automobilistica tedesca Volkswagen ha deciso di interrompere la produzione di Golf e Tiguan.

 

Le motivazioni di questa decisione senza precedenti sono semplicemente legate al crollo della domanda. Ogni qualvolta una vettura viene prodotta, viene messa a stock all’interno di magazzini enormi che sono poi punti di partenza per le destinazioni finali, ovvero le concessionarie.

 

Ma nel momento in cui le concessionarie sono chiuse per motivi legati al coronavirus, o la domanda diminuisce, va da sé che questi enormi depositi si riempiono. In altre parole quindi non c'è stata un’adeguata e celere fase di smaltimento delle vetture dai depositi alle concessionarie.

 

Per andare quindi a cercare di limitare una sorta di ingolfamento dei depositi, bisogna quindi andare a fermare l'introduzione di nuove vetture in essi. Ed è per questo motivo che la produzione di Golf e Tiguan è stata fermata.

 

La notizia chiaramente ha lasciato di stucco molte persone, proprio perché la scelta di fermare la produzione di un modello appena uscito sul mercato, potrebbe essere qualcosa di particolare e controproducente. Dal nostro punto di vista invece è una scelta lungimirante in quanto non fa altro che permettere una migliore presentazione del modello durante la fase di rilancio nei confronti del pubblico. Le persone infatti, nel momento in cui andranno a visitare le concessionarie, avranno la pressoché totalità di ottenere una Golf in tempi rapidissimi, ad un giusto prezzo. Nel caso in cui invece le vetture Golf fossero state troppe rispetto alla quantità standard presente all'interno dei depositi, le concessionarie sarebbero state costrette a svenderle per andare a liberare i depositi, sotto indicazione della casa madre tedesca.

 

La scelta quindi di Volkswagen è una scelta che va a porre un punto di equilibrio tra la produzione, la pronta consegna, il giusto prezzo, senza dimenticare la totale libertà e capacità di scelta che avranno ovviamente i clienti Volkswagen nel momento in cui torneranno ad acquistare una vettura presso una concessionaria della propria rete.

 

Essendo però Volkswagen un'azienda globale, con vendite attive in tutti i 5 continenti, tale scelta è stata impostata solamente per il mercato europeo. La notizia infatti riguarda i grandissimi stabilimenti produttivi di Wolfsburg, vero centro nevralgico dell'intera produzione Volkswagen a livello europeo. D'altra parte però si sta già parlando del piano di ripetenza della fabbrica americana nel Tennessee, chiusa il 21 marzo scorso.

 

Tutto questo è da considerare anche in virtù del fatto che secondo le previsioni dei principali analisti internazionali, le vendite di auto verranno ridotte di circa un 20% in tutto il mondo ed un 30% in Europa. Per quel che riguarda invece il mercato cinese, luogo di partenza di tutta la pandemia mondiale, il calo delle vendite delle vetture sarà di circa un 10%.


Credit photo: Volkswagen media press website