E’ forse la domanda che tutti gli appassionati del Dottore, si stanno facendo in questo periodo. Fino a quando riuscirà a tenere testa ai nuovi piloti rampanti? Le primavere iniziano ad essere tante e pochi nella storia hanno continuato a correre fino alla sua età. Forse, ora, abbiamo un strada da percorrere.

Tutto ebbe inizio il 16 febbraio del 1979, ad Urbino, nelle Marche. E’ questa la data di nascita del nove volte campione del mondo di motociclismo, Valentino Rossi. Un campione universalmente riconosciuto, apprezzato in larghissima parte, con qualche detrattore, come tutti i vincitori. Fra poco meno di due mesi sono quindi 41 le candeline che si appresta a spegnere. A quell’età normalmente si ha una famiglia, un lavoro stabile, una vita normale tra amici e passioni varie. La sua vita invece viaggia ad una media di circa 300 km/h sulle piste del motomondiale. E a fargli cambiare idea, sembra proprio non volerne sapere.

I risultati quest’anno non sono stati all’altezza. Anche se è l’unico pilota a vincere in quattro classi differenti (125, 250, 500 e MotoGP), l’ultima volta che si è messo la coccarda del vincitore, è ormai lontana. Era il 2009, ben 10 anni fa, a bordo del suo amore sconfinato Yamaha. Dopo quell’anno, per diverse volte è andato sul podio, piazzandosi secondo per tre anni di fila dal 2014 al 2016. Nel 2018 era arrivato terzo, a fine anno, ma nel 2019 si è piazzato settimo, come il primo anno in Ducati. Peggio di così, solo il primo anno di 125, dove aveva accumulato 111 punti, piazzandosi nono in classifica finale. Il resto, è storia. 

Al termine di quest’anno, chiaramente, si inizia a fare una previsione per l’anno che verrà. Con un compagno di squadra come Maverick Vinales, che quest’anno si è dimostrato più performante rispetto al Dottore, ed un Fabio Quartararo che sembra predestinato a dare filo da torcere a Marquez, più che Dovizioso, Rossi si trova in una situazione alquanto scomoda. 

La sua voglia di correre non gliela può levare nessuno. Il problema è “fino a quando continuare”. In occasione della 12 ore del Golfo, dove ha gareggiato con il fratello Luca Marini e l’immancabile amico Uccio Salucci, ha voluto rilasciare una dichiarazione che suona come un avvertimento. 

“Il prossimo anno sarà cruciale. Il mio contratto scade alla fine del 2020, quindi sfortunatamente dovrà decidere presto cosa fare, se continuare o meno (...) Per rinnovare dobbiamo essere più forti di quanto lo siamo stati quest'anno. Se non lo siamo, meglio non rinnovare”

Già alcune scelte sono state fatte, in accordo con il team Yamaha. E’ cambiato il capo tecnico, ora David Munoz, e non è stato rinnovato il contratto al tester Jonas Folger. Forse un arrivo di Lorenzo, come tester, potrebbe modificare lo sviluppo della moto. Il problema in questo caso è il preventivo che ha presentato il pilota spagnolo: molto alto per le tasche della Yamaha. 

Valentino, sul ritorno di Lorenzo in Yamaha, si è espresso favorevolmente: 

“Se tornasse sulla M1, sarebbe veloce (...) Il problema è che vuole molti soldi, quindi per la Yamaha è un po' difficile (...) Mi piacerebbe avere Lorenzo come tester, perché è un pilota molto veloce e potrebbe aiutarci”

Secondo noi, verso giugno sapremo già se il Dottore si troverà sulla sella di una moto nel 2021. Avrebbe 42 anni, un fisico che sebbene magro e atletico, dovrebbe fare i conti con i rampolli della MotoGP. Una scelta che riguarda non solo i fans del pilota di Tavullia, ma dell’intero mondo del motomondiale, che senza esagerare con patriottismi o fanatismi, dipende e non poco dall’immagine del 9 volte campione del mondo.