Nuovi colori delle versioni RS e RS Cafè, della naked appena re-introdotta con la cilindrata 900cc. Gli 82CV del modello del 1972, fanno spazio ai nuovi 111CV, la cui linea però richiama moltissimo il modello di quarantasei anni fa.

In origine era il modello Z1 900 Super 4, un vero e proprio capostipite di una generazione di supermoto. Nel 2017 Kawasaki ha deciso di riattivare la filiera di produzione, con il modello aggiornato, prevedendo per il prossimo anno nuovi colori e livree di telaio. Con prezzi competitivi a partire da circa 12.000€, è partita una nuova sfida nel mercato delle naked.  

A guardare il vecchio modello, non si poteva non rimanere impassibili di fronte al serbatoio e alla sua forma a goccia. Così come il faro tondo che troneggiava sul frontale e i collettori cromati in acciaio. Ed il nuovo modello, parte proprio da questi piccoli/grandi aspetti e li inserisce in un nuovo telaio, con un fascino tipico retrò. Attualmente i colori scelti sono il binomio rosso-nero, verde militare-nero e total black lucido. La scelta delle tonalità non sono casuali infatti, ma vanno ad attrarre un’ampia gamma di motociclisti nostalgici di un’epoca passata e che si trovano un pò spiazzati in un mercato con linee moderne e tese verso l'aerodinamica. Una Z900 moderna che strizza l’occhio alla leggendaria Z1, con però la moderna tecnologia. 

E’ ovviamente un quattro cilindri in linea da 948 cc, il motore che spinge le emozioni su questo telaio leggero, realizzato a traliccio, con i tubi superiori ristretti, per ospitare il reggisella appiattito per creare una linea sella perfetta. La forma del fanale anteriore è rimasta immutata, tranne per quel che riguarda la lampadina, che ora è stata sostituita da un’illuminazione a LED. Stesso discorso per il faro posteriore, anch’esso illuminato dai diodi ad emissioni luminosa. 

Il controllo di tutta la moto, passa attraverso il doppio quadrante con schermo LCD multifunzione. Le lancette rimangono analogiche, quelle classiche di una volta, mentre al centro troviamo un display indicante tutta una serie di informazioni utili, ed ormai quasi indispensabili per i moderni riders, come ad esempio l’indicatore di rapporto inserito. Le leve dei freni e della frizione rimangono regolabili, così come le sospensioni anteriori e posteriori, che rimangono personalizzabili a piacimento dal pilota. La frizione rimane assistita e antisaltellamento, per una guida fluida e senza strappi o tentennamenti. Insomma, una moto moderna, declinata in uno stile retrò. 

Ci sono però piccoli particolari che, ai più attenti e appassionati riders delle moto di una volta, faranno sicuramente piacere. Ci riferiamo alla lucidatura dell’alettatura di raffreddamento  e i coperchi delle valvole, in perfetto stile Z1. 

Ovviamente Kawasaki non si accontenta di realizzare una sola versione per questo modello di moto. Ed eccoci che il modello Cafè si fa notare, nella propria linea pulita, con il cupolino che avvolge il faro rotondo e grafiche che ricordano le livree delle moto nipponiche dei campionati “Endurance” degli anni 70 e 80. Il manubrio inoltre è stato ribassato con finitura nera.

Gli accessori non mancano, soprattutto per questi modelli di Kawasaki. Quello più grande, in termini di dimensioni, è la sella Ergo-Fit, di altezza ribassata 832-800mm. Attorno ad essa troviamo i maniglioni installabili nel posteriore o nel laterale, per sostenere il passeggero. Un parabrezza nero lucido, distinto da quello del modello Cafè, insieme al coperchio per la strumentazione, quando la moto non è in uso, fanno il resto per la parte anteriore.