Se siete tra quelli che all'inizio degli anni duemila avevano appena preso la patente, non potete non ricordare la voglia di guidare una 147. A rinfrescare quei ricordi, ci pensiamo noi.

Il momento in cui si prende la patente è sicuramente un momento magico, che verrà ricordato tutta la vita. Non appena si è preso quel pezzo di carta rosa, che ci autorizza a poter essere liberi e poter andare dove vogliamo, viene subito da domandarsi quale vettura si guiderà. Se siete tra quelli che hanno preso la patente a ridosso degli anni 2000, o meglio ancora se proprio nell'anno del cambio del millennio,  avrete sicuramente desiderato almeno per un istante di poter guidare una Alfa 147.

Prodotta tra il 2000 e il 2010, andava a sostituire un’anonima 145, che non ha mai avuto troppo successo. Vincitrice del premio “Auto dell'anno del 2001”, è stata venduta in ben 650.000 esemplari e andava a sfilare vetture sia più blasonate, sia più affermate e conosciute. Stiamo parlando per l'appunto delle Audi A3, BMW Serie 1, Volkswagen Golf, Ford Focus e Volvo C30.

A livello estetico il frontale era chiaramente di stile Alfa. Sviluppato secondo lo stile di Walter De Silva e Wolfgang Egger, aveva al centro della calandra anteriore chiaramente il triangolo tipico delle AlfaRomeo, mentre i fanali erano distribuiti di lato. La targa è stata spostata sotto il fanale anteriore sinistro, proprio per dare una maggiore sportività e larghezza dello scudetto Alfa Romeo. Uno tra gli aspetti forse più famosi di questa vettura, era la possibilità di andare ad aprire la portiera posteriore tramite una maniglia posizionata nell'incavo del montante. In questo modo la linea stilistica laterale era molto pulita e non venivano infatte interrotte le linee tese che partivano dal frontale e terminavano nei fanali posteriori.

Gli interni erano ovviamente caratterizzati dal classico volante a tre razze tipico delle Alfa Romeo, sul quale si potevamo trovare alcuni tasti fisici nelle razze orizzontali, utili per impostare determinati aspetti della vettura. La consolle centrale era caratterizzata da un colore grigio chiaro, che ricordava l'alluminio, e che andava a creare un contrasto netto con il cupo nero di tutta la plancia.

Nel 2004 fu oggetto di un restyling, che andava a caratterizzare una modifica soprattutto dei fari anteriori e posteriori. I fanali erano infatti stati aggiornati e resi più tesi e più sportivi, andando a perdere quel senso di pacatezza che avevano nella prima serie.

Gli appassionati delle vetture sportive non possono non ricordare la 147 GTA, vero e proprio bolide su quattro ruote. Essa era infatti dotata di un motore con una cilindrata pari a 3.179  centimetri cubici, 250 cavalli a 6200 giri motore e tempi di accelerazione pari a 6.2 secondi. Chiaramente questa non era l'unica versione prodotta: furono infatti produtte versioni sia a benzina, sia diesel. Stiamo parlando di motorizzazioni con volume compreso tra il 1.600 benzina ed il 2.0 litri diesel, o meglio 1.900 cc dotato anche di 170 cavalli nell'allestimento più sportivo. Quest’ultimo, prodotto dal 2007 al 2009 era capace di fermare il cronometro dei secondi, nei tempi di accelerazione 0-100, ad appena 8 secondi.

La versione più venduta è sicuramente il diesel 1.900 CC JTD, con circa 347 mila unità, seguito dal benzina 1600 cc e poi da altre motorizzazioni più potenti che però non andavano a incontrare la normale fruibilità a livello quotidiano.

Sostituita nel 2010 dalla Alfa Romeo Giulietta, da poco pensionata anche lei, la mitica 147 ha poi incontrato un buon successo all'interno delle gare competitive a livello sportivo. Essere nati tra il 1982 e 1984, vuol dire aver amato l'Alfa Romeo 147 e aver chiesto almeno una volta ai propri genitori se gliela avessero comprata.

E tu, hai mai guidato una Alfa Romeo 147? Scrivi qui sotto i commenti della tua esperienza e condividi con i tuoi amici questo articolo.  Appuntamento alla prossima vettura, tra le migliori auto degli ultimi 100 anni.

 

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