Se hai sempre desiderato guidare i cosiddetti bisonti della strada, questa guida farà al caso tuo. 

Molto spesso i bambini hanno come passione, quella di diventare dei piccoli grandi camionisti un giorno. I bisonti della strada infatti hanno da sempre una fascino strabiliante nei confronti dei piccoli di casa. La loro dimensione, oltre alle loro proporzioni, hanno da sempre affascinato milioni e milioni di piccoli e futuri automobilisti. 

Per moltissimi di loro, tale passione è diventata una vera professione in quanto sono diventati proprietari di camion o comunque guidano camion e mezzi pesanti. 

Guidare un camion è qualcosa di non semplice, ed è veramente faticoso da un aspetto psicologico e fisico. Si è spesso portati a allunghi viaggi e spesso si è lontani da casa. Per tutti coloro che non amano spostarsi troppo dal proprio domicilio, essere titolari di una patente C, quella dedicata alla guida di un veicolo pesante, sicuramente è qualcosa di non troppo entusiasmante. 

Per tutti coloro invece che hanno necessità o voglia di entrare in possesso di una patente C, qui di seguito troveranno una guida sicuramente interessante. 

Tutti noi automobilisti possediamo la classica patente B. Per guidare i mezzi, diciamo più ingombranti, è necessaria la patente C. 

Non esiste un'unica tipologia di patente C: dobbiamo infatti distinguerla per diverse categorie. Se stiamo parlando di trasporti professionali, abbiamo bisogno di una patente CQC. Se invece stiamo parlando di trasporti leggeri, allora ci serve la patente C1. 

Chiaramente la patente di guida C ha una scadenza e va rinnovata ogni 5 anni. Al superamento di 65 anni, l'arco temporale deve essere di appena 2 anni. 

Come possiamo entrare in possesso della patente C?
Come primo aspetto chiaramente dobbiamo essere maggiorenni. Dobbiamo avere il foglio rosa da almeno un mese ed un giorno e dobbiamo chiaramente superare una visita medica. Il consiglio è quello di recarsi presso un'autoscuola, al fine di farsi seguire per superare quanto prima un esame di teoria. 

Dobbiamo ora metterci alla prova sul lato pratico. Per avere la patente C bisogna comunque saper guidare un qualsiasi mezzo rientrate all'interno della cosiddetta patente B. Se vogliamo invece effettuare il trasporto di trasporti professionali, dobbiamo anche superare un corso ad hoc, al cui termine è previsto anche il superamento di un esame orale. 

A questo punto, dobbiamo capire quanto costa ottenere una patente C. Nulla di allarmante e nulla che superi i normali costi di una patente B. Dopo aver sommato le classiche e tradizionali marche da bollo, che ormai troviamo in ogni qualsiasi pratica, i costi sono infatti molto simili ad una patente B.

Possiamo andare infatti da 50 e €100 circa per una patente C. Tutti questi soldi però li dobbiamo considerare come un piccolo investimento per poter immediatamente entrare all'interno del mondo del lavoro. Il mondo dei trasporti infatti è un mondo molto ambito in quanto non ci sono molte persone che hanno necessità/voglia di mettersi alla guida di un bisonte della strada e di trascorrere larga parte della settimana lontano da casa. 

Chiaramente se prendiamo la patente C per trasporti locali, tutto ha un altro aspetto. Ma se vogliamo invece metterci alla guida, anche ottenere un buon stipendio, portando merci da Taranto fino ad Aosta, chiaramente passeremo buona parte della settimana lontano da casa. 

Sta poi a noi decidere se, in base alla nostra situazione, se lo stile di vita è consono o potrebbe andare a peggiorare eventuali situazioni all'interno della famiglia. Il nostro consiglio è comunque quello di informarsi presso una scuola guida, al fine di fare una breve e concisa chiacchierata con chi è del mestiere. 

Cerchiamo sempre ovviamente delle offerte di lavoro nella nostra zona, in quanto è consigliato avere un immediato riscontro su tale investimento. Se vediamo inoltre che la nostra zona non presenta delle offerte di lavoro importanti, possiamo comunque considerare le aziende posizionate al di fuori della nostra area abitudinaria. Alla fine, i grandi trasporti, non conoscono orizzonte.

 

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