Irritec, azienda multinazionale del comparto irrigazione, ha presentato un nuovo sistema di gestione dell’irrigazione. Si chiama Commander Evo e permette un’automazione perfetta per ottenere un risparmio idrico, ai massimi livelli.

 

L’acqua è probabilmente il bene più prezioso che abbiamo nel nostro pianeta. Ci sono territori in cui questo elemento è carente, altri invece che è in abbondanza. Nel mondo dell’agricoltura, un improvviso acquazzone, di portata oltre l’ordinario può andare a danneggiare mesi di lavoro e anni di sudore. Questo però non vuole essere un articolo dedicato agli imprevisti del meteo, nè a riflessioni sulla tipologia di piantumazione perfetta per ogni tipo di terreno, più o meno arido, ma vuole far porre l’attenzione sull’importanza della corretta irrigazione. Una volta si pensava che irrigare abbondantemente i campi, portava a risultati ottimi. Attualmente invece si ritiene che per ottenere una quantità giusta di prodotti, non bisogna far altro che utilizzare la giusta quantità di acqua e quant’altro.

 

Tutto questo ragionamento può essere trasformato in modo concreto e ottimizzato dai sistema informatici. L’azienda Irritec, da sempre attiva nel mondo dell’irrigazione, ha portato a produzione un sistema automatico che va a rendere ottimizzato il processo di irrigazione dei campi, in modalità remota. In altre parole l’operatore può tranquillamente definire dalla propria azienda o abitazione, senza essere sui campi direttamente, la giusta quantità di irrigazione per quel determinato giorno. In questo modo si va a produrre un risparmio anche di fertilizzanti, sia in termini economici, sia per la nostra salute e quella del prodotto finale.

 

Commander Evo è il nome del sistema di cui stiamo parlando. Declinato in tre versioni (basic, plus e gold), è stato realizzato per andare incontro a tre tipologie di coltivazioni diverse. Se la versione basic si adatta alle colture estensive, la versione plus è stata studiata per le aziende di grandi dimensioni. La versione gold invece, non va a variare le dimensioni e complessità della struttura, ma piuttosto si adatta a serre e colture idroponiche.

 

Con un valore massimo di 216 valvole, i programmi che possono essere realizzati sono fino a 20. Irritec, azienda fondata nel lontano 1974 da Rosario Giuffrè, insieme ai figli Carmelo e Cono, ha introdotto in questo complesso ma efficiente sistema all’avanguardia, tutta una serie di parametri che possono essere gestiti, come ad esempio il tempo di erogazione, i termini volumetrici, anche a seconda e al variare delle condizione meteorologiche, che possono essere monitorate con sensori ambientali.

 

Acqua e fertilizzanti, allo stesso modo, possono quindi essere gestiti in modo automatico. Con quattro diversi tipi di concimi e un acido, la gestione dei campi da coltivare diventa molto più efficiente anche in termini di errore della manodopera. E se qualche piccolo problema si presenta, grazie a sistemi di comunicazione, il sistema dialoga con contatori acqua, contatori fertilizzanti e manometri differenziali.

 

Il sistema è stato adattato per lavorare sia mediante cavi elettrici, sia tramite sistemi radio. Nel primo caso, la comunicazione può avvenire fino a determinate distanze e per un limitato numero di valvole, mentre con il sistema radio, la distanza raggiungibile si attesta a circa quattro chilometri reali, grazie alla bassa frequenza. Con l’aggiunta di un alcuni componenti tecnologici (trasmettitori, antenna e ricevitore) è quindi possibile andare a sviluppare una rete efficiente di irrigazione, senza andare a sviluppare costi di struttura.

 

Che dire, l’automazione sta prendendo sempre più piede nel mondo attuale, e fortunatamente a volte capita di incontrare prodotti che rendono non solo la nostra vita più facile, ma rispettino maggiormente il nostro pianeta.

 

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