La Corte di Cassazione ha espresso il suo parere circa il mancato pagamento di una riparazione meccanica. La vettura può essere trattenuta senza che emerga il reato di appropriazione indebita. 

 

Ipotizziamo di andare dal meccanico per prendere la nostra vettura che è stata riparata. Se per caso non abbiamo i soldi per pagare, quest’ultimo può decidere di trattenere la vettura, se ci sono alcune condizioni ben precise. E’ quello che ha deciso la Corte di Cassazione, massimo organo italiano con la titolarità di esprimere pareri su aspetti legali, chiamata in causa per l’appunto circa una situazione controversa tra un cliente e un’officina.

 

Quello di cui il meccanico può avvalersi è infatti il diritto di credito. Nel caso infatti non venga pagato per una sua prestazione, questo aspetto può essere esercitato, a patto che sorgano alcuni presupposti ben chiari, che vediamo subito insieme. Come primo aspetto deve accadere che sia lo stesso proprietario della vettura che abbia portato il mezzo a riparare, e non che sia il meccanico a proporgli un lavoro presso la propria officina: si parla infatti di “detenzione legittima”. Come secondo aspetto la somma da pagare deve essere immediatamente esigibile e non sia una un credito futuro. Per finire il meccanico non deve utilizzare la vettura come propria, cercando di arrivare ad ottenerla per usucapione. 

 

Nel caso in cui questi tre presupposti si verifichino, allora il meccanico può trattenere legalmente la vettura fino al pagamento del corrispettivo richiesto. Nel rileggere questi tre aspetti è dura pensare a situazioni che si discostano da questi tre punti, ma è sempre bene definire con precisione tutti gli aspetti, a maggior ragione in ambito legale. 

 

Nell’eventualità in cui il proprietario non paghi l’officina, allora il meccanico deve procedere con il pignoramento, secondo una procedura ben chiara e precisa. Trascorso molto tempo, il professionista potrebbe infatti, per cercare di smuovere un pò la situazione e rientrare della somma in denaro, chiedere al giudice un decreto ingiuntivo contro l’automobilista. Dopo 40 giorni dalla presentazione dell’atto, nel caso di mancato pagamento, il giudice avvierà la procedura di pignoramento. Una volta espletata la procedura, il meccanico potrà scegliere se chiedere al giudice l’aggiudicazione diretta, diventando di fatto il proprietario della vettura, oppure vendere all’asta la vettura. 

 

Tutte queste situazioni sono ovviamente al limite, in quanto sono casi estremi e che normalmente non succedono. Quello che si consiglia, per entrambe le parti è la creazione di un preventivo chiaro e trasparente, stampato su carta intestata e inequivocabile per eventuali situazioni critiche post intervento. Molto spesso i clienti lamentano “ah, ma non me l’avevi detto”. In questo modo il professionista si tutela per ogni eventuale situazione critica post intervento ed eventualmente situazioni in cui il cliente non intende pagare. 

 

Perchè se c’è una cosa che non manca, sono spesso le lamentele dei clienti per costi non previsti o interventi non accordati. Attualmente molte case automobilistiche stanno sviluppando procedure di assistenza per una totale trasparenza nei confronti dei clienti, ma molto spesso queste procedure non sussistono nel caso di piccole realtà di officine. Preventivi oggi chiari, per non avere problemi domani. 


 

 



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