Fiat Chrysler Automobiles (Fca) investirà nei prossimi anni circa un miliardo di euro per realizzare l’Alfa Romeo Tonale e la Panda ibrida nello stabilimento di Pomigliano, in provincia di Napoli. Installati i primi robot, avremo una trasformazione dello storico stabilimento. 

 

Pensi Fiat e pensi Italia. A pensarci bene non è solo un luogo comune, come pizza, mafia e mandolino, ma un vero e proprio micro sistema economico. Il mondo Fiat, più propriamente FCA, nel nostro paese conta ben 250 mila occupati distribuiti in oltre 5.700 imprese, pari al 5.6% del PIL con i suoi 93 miliardi di euro e 7% della forza lavoro nel bel paese. In un momento di rallentamento del mondo automotive, per non usare la parola “contrazione”, la decisione di FCA di andare ad investire in uno stabilimento storico italiano come Pomigliano d’arco, è una scelta che sicuramente fa notizia e non può che essere apprezzata da tutti, sia a livello individuale, sia a livello politico. 

 

Siamo partiti con la ristrutturazione, propriamente detta “revamping” del reparto stampi, per proseguire nei prossimi mesi all’innovativo reparto montaggio, ora non utilizzato, il tutto accompagnato da una progettualità di far crescere da un punto di vista formativo i lavoratori. Un miliardo che va ad essere aggiunto ai circa 2 miliardi già destinati ed utilizzati dal 2010 ad oggi per lo stabilimento campano. 

 

Detto questo, cosa verrà prodotta? Tornerà dopo 10 anni la produzione dell’Alfa Romeo, con la sua Tonale. Il famoso SUV coupè AlfaRomeo, sulla quale i cui vertici aziendali riversano non poche speranze per rialzare le sorti della casa di Arese. Per vederla dal vivo dovremmo aspettare ancora un anno abbondante, dato che la produzione verrà avviata nel 2021. Non chiedete però il mese perchè ancora è top secret! A questa verrà affiancata la nuova Panda nella versione ibrida. Fiat scende quindi in pista con un aiuto elettrico per la sua mitica utilitaria compatta che ha fatto scuola in ogni angolo del mondo. In questo caso la commercializzazione dovrebbe arrivare per circa la seconda parte del 2020. 

 

Sale quindi l’attesa per il C-SUV, come viene detto dagli esperti, dell’Alfa Romeo. Con il medesimo pianale della Jeep Compass e motori ovviamente anche ibridi, è stata presentata al Salone di Ginevra di quest’anno in una versione concept car abbastanza definitiva. Ovviamente non andrà a sostituire la Stelvio, che sta facendo molto bene nel suo segmento, ma andrà ad affiancarla, per strizzare l’occhio ai più giovani, che trovano nella Stelvio una vettura non proprio a loro vicina. Il DNA Alfa verrà mantenuto, con questo muso protratto in avanti che ricorda la mitica 33 Stradale. I fanali anteriori sono poi disposti nel design “3 e 3”, ovvero 3 proiettori ben definiti per lato, come sono state le ultra sportive SZ e Brera. Gli enormi cerchi in lega da 21 pollici danno leggerezza alla struttura. 

 

Per quel che riguarda la Panda invece, vengono ulteriormente confermate le dichiarazioni di agosto circa la volontà di FCA di andare a sviluppare progressivamente l’alimentazione elettrica per le sue line up. La Fiat 500 elettrica è già in commercio negli Stati Uniti e presto arriverà da noi, dopo aver subito un restyling estetico esterno. A questa verrà affiancata la nuova 500 Giardiniera, che andrà a duellare con la Mini Clubman, anch’essa in versione full elettrica. A tutto ciò si affiancherà la Panda, che va ad abbracciare un pubblico con disponibilità a pagare inferiore, e che quindi apprezzerà non poco l’introduzione della versione ibrida. 

 

Benvenuti quindi investimenti a Pomigliano, con la speranza di vedere rialzarsi l’Alfa Romeo dalla situazione attuale. 

 

Credit photo: FCA media room