La casa scandinava sta portando avanti un concept truck, azionabile anche a distanza, in uso in aree circoscritte. La finalità è avere un ambiente di lavoro più sicuro e mezzi più efficienti. Vediamo i dettagli. 

 

Immaginiamo un ambiente di lavoro sicuro, dove il conducente del mezzo pesante è al riparo da ogni eventuale situazione pericolosa. La cava è un luogo dove il pericolo è però dietro l’angolo. Scania ha trovato la soluzione, cercando di rendere autonoma la guida dei propri mezzi.

Pochi giorni fa è stato presentato il concept truck AXL, che a guardarlo sembra un maxi cassone porta detriti. Non troviamo cabina, nessun umano a bordo. Il colore è arancione, ben visibile nei cantieri. Con una struttura 8*4, il motore è nascosto nella parte anteriore, dietro la scritta Scania nel frontale. Elettrico, diesel, metano, ancora non si sa. Ma non è questo la particolarità del bestione, quanto la guida autonoma

 

A pilotare il mezzo ci pensano radar, telecamere e l’innovativo lidar. Il primo strumento è molto affidabile, ma ha una risoluzione insufficiente per identificare pedoni o piccoli oggetti per strada. La fotocamera, d’altro canto, ha un buon livello di dettagli, ma per trasformare le immagini da 2D a 3D necessita di software ed hardware molto pesanti e ingombranti. Ed ecco che arriva in aiuto il “lidar”, acronimo di Light Detection and Ranging o Laser Imaging Detection and Ranging. Si tratta in pratica di una tecnica di rilevamento che usa un impulso laser per determinare la distanza di un oggetto o la concentrazione dei materiali. 

 

Questo sistema è stato perfezionato per il mondo delle miniere e delle cave, dove la pericolosità del lavoro è alta, più per le dimensioni dei prodotti movimentati che per gli imprevisti che si possono trovare lungo il percorso. Situazioni di ribaltamento sono infatti all’ordine del giorno. 

 

Questo sistema però non è ancora adatto ad un traffico ordinario cittadino. Il progettista Scania, Magnus Granström, dell’Autonomous Systems Development, ha infatti affermato:

 

“Il sistema non è ancora intelligente per le strade, ma è sicuramente abbastanza intelligente per essere utilizzato nelle miniere (...) Guidare in una miniera è abbastanza semplice e prevedibile. Se stai guidando in un ambiente più dinamico e meno prevedibile, è necessario più lavoro"

 

Nel video di presentazione è stato illustrato poi come il mezzo pesante, potrebbe essere pilotato a distanza, grazie a videocamere da parte di un conducente professionale, in una stanza situata anche a decine di chilometri di distanza. Non importa poi questo ultimo aspetto, visto i progressi della tecnologia moderna in termini di comunicazioni. 

 

Un mezzo, la cui progettazione è durata 2 anni, unendo diversi reparti Scania. Con una ricerca della vera esigenza del cliente, il risultato è qualcosa che potrebbe aprire una nuova era di mezzi da lavoro in aree controllate e sicure. 

 

 

credit photo. scania newsroom