Ha vinto il campionato della Moto3, in modo pieno, dimostrando il proprio talento. Con una faccia pulita, ha dedicato la vittoria a Nonna Nicoletta, venuta a mancare su questa terra, ma mai nel cuore di Lorenzo. 

 

Nato a Prato, classe 1997, ha esordito nella classe cadetta nel 2015 a bordo di una Husqvarna, come sostituto di Isaac Vinales. Dopo due anni di “supplente”, arriva una moto tutta sua. E’ la Mahindra a scommettere su di lui, riuscendo quasi sempre a portare a casa un piazzamento finale. Con una moto non certo top, riesce infatti a collezionare 9 punti e a piazzarsi in 28° posizione. Il vero salto di qualità lo fa l’anno scorso, quando sale su una Honda, e lì è tutta un’altra storia. Il team è di quelli buoni, il Leopard Racing, con Enea Bastianini come compagno di box. Pronti partenza via al mondiale in Qatar e subito terzo posto. Anche una vittoria, nel gran premio di San Marino e 151 punti a fine anno. E poi quest’anno il campionato. 

 

Una crescita costante, piena, completa, mai troppo avventato nei sorpassi, ma neanche remissivo nei confronti di altri piloti e troppo calcolatore. Quest’anno, tranne nel gran premio di Catalogna, è sempre andato a punti. Un talento che ora sembra proprio destinato alla Moto2, come il suo compagno di box del 2018, Bastianini, che quest’anno lo ha visto gareggiare nella classe di mezzo. 

 

A guardarlo in faccia, non può sembrare che il classico ragazzo della porta accanto. Ma soprattutto nel sentirlo parlare. Molto legato alla nonna, al termine della gara ha dichiarato: 

 

“Non posso che dedicare a mia nonna questo titolo. Prima che morisse le avevo promesso che ce l’avrei fatta, ed ora sono qui anche grazie a lei, che per me era come una seconda madre. Era speciale. Per tutta la vita mi ha appoggiato, così come mio padre”

 

Che dire, emozioni pure. Emozioni che deve aver provato in gara quando ha visto cadere il suo rivale nel titolo, Canet, nelle prime fasi della gara. 

 

“Non so che dire, è una sensazione fantastica aver vinto. Tutto è incredibile. Quando ho visto la caduta di Aron Canet in avvio di gara mi sono detto che non dovevo fare altro che vincere ed è così che ho lottato fino alla fine. Nel corso dell’ultimo giro non pensavo che al gradino più alto del podio ed al titolo e ho dato tutto, anche a rischio di cadere.”

 

E a noi, non ci sembra neanche tutto incredibile. Ha classe il ragazzo, indubbiamente. E finalmente dopo molti anni, un italiano è riuscito a vincere la classe minore del motomondiale. L’ultimo vincitore? Andrea Dovizioso nel 2004. 15 anni fa, una vita fa. 

 

A pensarci bene, sconfinando nelle altre classe, continua il filotto di italiani vincitori, dopo Franco Morbidelli nel 2017 in Moto2 ed Andrea Bagnaia nel 2018, sempre nella classe di mezzo. Ottimi risultati per il nostro paese, che un pò latitano nella classe regina, con Valentino Rossi che fatica a tener testa a Marquez, così come Dovizioso

 

E il futuro? Per Lorenzo dallaPorta si apriranno ora le porte della Moto2, mentre per quel che riguarda la Moto3, il nome da seguire è Celestino Vietti. Classe 2001, dell’accademy VR46, ha molto talento il ragazzo. Noi scommettiamo su di lui.