Il coronavirus sta dando una pesantissima battuta di arresto nei confronti del mercato auto in Italia. Cerchiamo di fare l'analisi della situazione e capire come poterne uscire più rapidamente possibile. 

 

Con il lockdown anti coronavirus che il governo Conte ha voluto effettuare al termine della prima decade di marzo, il mercato auto ha registrato una flessione del 85% in meno di contratti rispetto al medesimo periodo dell'anno scorso. È il dato più pesante in tutta l'Unione Europea per uno dei 5 mercati più importanti del comparto Automotive a livello continenatale. Le altre nazioni hanno registrato valori di ribasso inferiori, anche perché il lockdown è arrivato dopo e comunque il grosso delle vendite era stato fatto. 

 

L'Italia quindi si ritrova ora in una situazione di assoluta emergenza per il comparto auto. Con le concessionarie che sono praticamente sull'orlo del baratro, con una prospettiva di accentramento di micro concessionarie in gruppi più grandi, anche il comparto del noleggio lungo termine sta attraversando una crisi nera. I dati relativi al mese di marzo affermano infatti che dalle 57.000 vetture immatricolate con la formula del noleggio lungo termine del marzo 2019, sono state consegnate appena 7000 vetture nel marzo di quest'anno. Questi dati sono molto importanti, infatti il mercato del noleggio lungo termine pesa circa il 25% delle auto vendute complessivamente, ovvero una vettura su 4 è scelta dagli italiani secondo tale formula. 

 

Senza stare tanto qui a disquisire sui pro e contro del noleggio lungo termine, il cui discorso dovrebbe poi essere adattato ad ogni singola offerta di ogni singola casa automobilistica, è notizia di qualche ora fa le proposte che l'associazione nazionale che rappresenta il settore dei servizi di mobilità, avanzerà nei confronti del governo Conte. 

 

Come primo aspetto verrà richiesto l'introduzione nuovamente del super ammortamento, una politica che secondo la stessa associazione di categoria ha portato negli anni 2016 e 2017 un aumento di 64000 auto a noleggio in più. Un aumento che non ha avuto solo vantaggi per i consumatori finali, ma anche un ritorno per lo Stato Italiano di circa 318 milioni di euro. 

 

Come seconda proposta che verrà presentata, abbiamo una modifica alla fiscalità italiana per quel che riguarda le auto aziendali. Si chiede infatti di livellare la situazione italiana al medesimo livello di altri paesi europei. Se in Italia infatti si può detrarre il 40%, negli altri Stati come Germania, Inghilterra e Spagna, è possibile ottenere detrazioni fino al 100%. 

 

Come ultimo aspetto, anche per andare a movimentare ulteriormente il mercato delle vetture, si pensa di estendere la formula dell'ecobonus anche per vetture Euro 6, in modo da andare a rinnovare velocemente il parco auto usate. 

 

La nostra opinione è che tali proposte sono veramente interessanti e potrebbero aiutare le concessionarie a ripartire per quel che riguarda la seconda parte dell'anno. Ricordiamo sempre che sono circa 20.000 le persone all'interno dell’indotto del mondo noleggio lungo termine o comunque del comparto del noleggio in Italia. 

 

Con un crollo quasi totale delle vetture noleggiate nel mese di marzo, il futuro di queste famiglie è ora nelle mani del governo Conte.

 

 

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