Prendersi cura del proprio mezzo agricolo, è fondamentale per avere sempre un livello di efficienza come se fosse nuovo. Le nuove generazione sono molto attente, sia all’aspetto estetico, sia a quello meccanico. Vediamo insieme perché è importante effettuare manutenzione e come effettuarla.

 

A guardarlo sembra indistruttibile ed eterno. Il trattore però è un normale mezzo produttivo agricolo, nato a fine ‘800, che ha migliorato enormemente la vita degli agricoltori. Le evoluzioni che si sono susseguite dal primo prototipo della Richard Hornsby & Son, hanno fatto migliorare la versatilità e guidabilità. A garantire però la continuità di utilizzo ci deve però essere una cura costante e routinaria che permetta al mezzo di rimanere in buona salute ogni giorno dell’anno e non solo durante i periodi di utilizzo.

 

L’acquisto di un trattore, si sa, ha un costo elevato per l’agricoltore e spesso e volentieri non lo cambia fino a che proprio non è più sostenibile l’utilizzo. Spesso e volentieri le vecchie generazioni, lo acquistavano per tenerlo per tutta la vita. I più giovani sono più portati a rinnovare il parco veicoli, al fine di stare al passo con le nuove tecnologie e sfruttare al meglio le nuove qualità dei nuovi prodotti, al fine di avvantaggiarsi rispetto ai concorrenti.

 

Qualunque sia la velocità con la quale vengono aggiornati i veicoli, all’interno di un’azienda agricola, rimane comunque il problema della manutenzione, un aspetto troppo importante per non essere tenuto in considerazione. Non stiamo parlando solo di una questione economica, nel senso che piccole ma costanti spese di manutenzione, evitano normalmente grosse spese inattese. Parliamo anche di una questione di sicurezza, in quanto molto spesso gli incidenti avvengono anche per una componentistica di cedimento di alcuni pezzi meccanici. All’interno del decreto legislativo 81/2008 si parla infatti di una corretta manutenzione delle macchine, nel capitolo che tratta gli obblighi dell’imprenditore.

 

Vediamo ora cosa controllare a livello generale e specifico. Come prima cosa, non si può non leggere il manuale di manutenzione. E’ fondamentale averne uno, per conoscere tutti i dettagli del mezzo, anche per quel che riguarda la manutenzione. Quasi tutti hanno al proprio interno indicazioni per quel che riguarda la programmazione dei tagliandi, la posizione dei punti più delicati e le istruzioni operative di base per andare a controllare lo stato specifico dei pezzi. Troveremo quindi indicazioni circa la lubrificazione del telaio, del motore, della trasmissione, il cambio dell’olio e la sostituzione del filtro, oltre a vari aspetti minoritari.

 

Chi pensa che il trattore sia un’auto in grande, si sbaglia. La manutenzione di questi mezzi passa attraverso un alto numero di strumenti, anche di dimensioni maggiori, tra chiavi e altro. Acquistarne uno, in un centro specializzato rispetto ad un grande magazzino generalista, è sicuramente un aspetto che ci permette di avere una disponibilità ottimale in qualunque momento.

 

Come secondo aspetto, che potrà stupire qualcuno, è prendersi cura degli agenti atmosferici. Potrebbe sembrare strano proteggere il trattore, progettato per lavorare in mezzo ai campi, giardini o altro, e porre l’attenzione verso pioggia o altro. Pensiamo però a tutti quei trattori che non hanno cabina e che quindi un violento acquazzone potrebbe danneggiare, a parte la seduta, ma anche la strumentazione, oltre al sistema di scarico. Mettere il mezzo in garage o sotto una tettoia aiuta non poco a prevenire queste problematiche legate ad un meteo, sempre più imprevedibile.

 

Facendo un parallelo con le auto, l’utilizzo dei trattori non si misura nel chilometraggio che segna il contachilometri. Quel che conta sono le ore di utilizzo e il connesso livello di alcuni liquidi, come l’olio motore, il fluido di trasmissione, il refrigerante del radiatore e l’olio idraulico. Oltre a questo, l’immancabile controllo dell’elettrolita della batteria, per garantire l’accensione e il giusto spunto in fase di lavorazione. Lo stato di salute dei livelli si denota non solo tramite un’ispezione diretta ai serbatoi, ma anche grazie alla strumentazione presente nel cruscotto. Con una pressione ottimale dell’olio compresa tra 40 e 60 PSI e una temperatura che dovrebbe rimanere sotto i 100 gradi, sappiamo durante l’utilizzo lo stato di salute del mezzo.

 

Nel caso in cui il mezzo sia inoltre equipaggiato con un sistema idraulico, è doveroso controllare le cinghie, così come i tubi flessibili, per scongiurare la fuoriuscita di liquidi ad alta pressione, con rischi di danni consistenti al mezzo ed anche alle persone vicine. Stesso discorso per i filtri, molto importanti in quanto tengono puliti le componenti del motore. L’eventuale acqua presente nel filtro del carburante, così come quello dell’aria, devono essere controllati in modo routinario e programmatico. Sicuramente non è un’attività che può essere fatta quotidianamente, ma un check ogni 15 giorni, è ottimale per verificarne l’ottimo stato.

 

Freni e pneumatici sono altri due punti delicati. Con una pressione tra i 12 e 20 PSI per le ruote anteriori, e fino 32 per quelle posteriori, bisogna ricordarsi di posizionare delle zavorre liquide (acqua e soluzione antigelo), per garantire un traino ottimale in caso di richieste di massima forza motrice.

 

Come ultimo aspetto importante, che forse è quello che impiega più tempo e meno interessante da fare, è la lubrificazione generale. A differenza delle auto, il trattore ha molte più parti in movimento che necessitano di essere lubrificate. Grazie ad una pistola a pressione con cartuccia di grasso connessa, dobbiamo andare a posizionare il grasso sul punto di movimento. Quando osserveremo che quest’ultimo colerà dal punto in cui è stato posizionato. Attenzione però a utilizzare il lubrificante corretto, per evitare di procurare gravi danni meccanici.

 

Insomma, possedere un veicolo agricolo è questione anche di attenzione del mezzo. Non dobbiamo pensare che siano mezzi costruiti per durare autonomamente in eterno. Prendersi cura di loro vuol dire assicurarsi un futuro lavorativo roseo, andando a combattere in modo molto importante ogni qualsiasi possibilità di danno meccanico. E per finire, una bella pulizia generale, perchè anche l’occhio vuole la sua parte.


 

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