Presentata la terza versione della super auto di casa Bentley. Spaziosa, ampia e lussuosa come poche altre vetture, perfeziona un livello già molto alto di berline sportive di alta gamma. 

Chi sceglie una Bentley, lo fa per tutta una serie di fattori. Qualità in primis, ma anche classe. A guardare queste vetture, che possono piacere nello stile o meno, non si può fare  a meno nell’essere colpiti da questa classe innata della casa inglese. Un fattore chiave che la distingue dalle altre case automobilistiche. E soprattutto, una qualità lussuosa, oseremmo dire. Perchè a guardarla bene è realizzata nei minimi dettagli, con precisione artigianale reale. E’ molto facile realizzare foto di presentazione in studio, ma è quando si sale a bordo che si nota la vera qualità degli interni. 

Legno, pellame e tanto digitale. Nel salire a bordo, la sensazione che viene trasmessa è quella di ordine. La tecnologia è presente, ma non è invadente. Non assale il conducente, lo fa vivere in un prolungamento di casa. Tutta la plancia è realizzata in legno, ovviamente a scelta come larga parte della vettura, con tonalità che ben si adattano all’effetto cromato di alcuni comandi posti nel tunnel centrale. Il volante è ordinato e leggero alla vista, a tre razze, con i comandi posti a ore nove e quindici. 

La piattaforma scelta per la nuova generazione di Flying Spur 2020 è stata realizzata dalla Volkswagen, con sigla MSB. Imparentata direttamente con la Porsche Panamera, ha però uno stile più di classe e meno sportivo, sia per la linea laterale, sia per gli interni. A livello di dimensioni, siamo oltre i 5 metri, per la precisione 5.31, mentre la larghezza è 1.98 metri. Con un peso non proprio contenuto di 2.437 kg, è stato necessario montare un motore di 6 litri W12 doppio turbo con cambio automatico a 8 velocità. 

La linea esterna è cambiata rispetto alla serie precedente, e in modo particolare rispetto alla prima serie. Nella versione originaria, il gioco delle forme non era stato studiato molto bene e sembrava quasi un adattamento della ContinentalGT, in versione 4 porte. Ora infatti è più slanciata, meglio definita la linea discendente del tetto e il frontale ha visto una rivisitazione dei fari anteriori. Se nella precedente generazione, i due fari anteriori avevano medesima grandezza, ora quello più esterno è nettamente più piccolo, mentre quelli centrali sono caratterizzati da LED che ne disegnano l’aspetto. E’ stata ampliata la maxi bocca anteriore, come ultimamente va di moda nelle grandi berline, ed anche il paraurti prende la forma di una mega sezione dedicata a incanalare aria per il motore. 

E poi gli optional, infiniti, come le personalizzazioni che possono essere fatte su questo modello e su questo segmento. Optional pensati soprattutto per i passeggeri. Di serie abbiamo nella parte centrale della plancia è infatti presente un maxi schermo che ruota ed è tenuto nascosto da una lastra di legno, perfettamente integrata nella plancia. Questo schermo, è infatti stato pensato per dare tutta una serie di informazioni, ben visibili dai posti posteriori, nel caso la vettura sia guidata da un autista. 

Ed infine, per gli appassionati dei dati, i tempi di accelerazione. 3.7 secondi per passare da 0 a 100km/h, con una velocità di punta di 336 km/h, meglio di molte ultra sportive. E i prezzi? A partire da 193.000 euro, un buon prezzo per una qualità realizzativa indiscutibile.