Una vettura che è stata progettata senza compromessi per diventare la vettura a due ruote motrici più performante della categoria. 

È passato un anno dalla prima presentazione dinamica della Clio Rally5. Erano stati i team Ciry-Chatillon e Dieppe che l'avevano presentata. Ed ecco ora la versione Clio Rally 4. 

Ovviamente per sviluppare una macchina da rally realizzata ed adattata al mondo della strada tradizionale, c'è un grandissimo lavoro alle spalle. Merito anche delle versioni realizzate nel 2019, che hanno permesso di produrre qualcosa di formidabile.

Il tutto rimanendo comunque nel mondo delle due ruote motrici, fuoriuscendo quindi da una idea di trazione integrale che molto spesso viene associata alle vetture performanti e che strizzano l'occhio al mondo dei rally.

Clio Rally 4 ovviamente ha una base solida, ovvero quella realizzata sulla Clio Rs. Ovviamente sono stati installati dei dispositivi aggiuntivi che sono conformi agli ultimi standard delle gare. Pensiamo ad esempio ai sedili avvolgenti Sabelt, al serbatoio ad hoc, la pedaliera e la colonna dello sterzo.

Partendo da quanto realizzato in passato, la Rally 4 eredita tutto quello che Renault sa nel mondo del Rally.

Sotto il cofano possiamo trovare un motore realizzato con struttura 4 cilindri TCE 16 valvole e volume di 1330 cm cubici. Il turbo è stato ampiamente rivisto, utilizzando nuovi pistoni e nuove bielle. La trasmissione è la medesima, mentre il gruppo motore è stato oggetto di studio aumentando il livello dei cavalli con una potenza che ora si attesta a 215 cavalli.

E per fermare questo bolide? Freni da corsa pfc brakes e ammortizzatori regolabili BOS suspensions all'avanguardia.

Per testare tale vettura sono stati realizzati ben 5.000 km con professionisti piloti di grande esperienza come Stefan Sarasin, Bryan Bouffier, Jean-Sebastien Vigion e Manu Guigou.

La Clio rally 4 chiaramente inizierà quest'anno con una gara infuocata come il Rally di Montecarlo. Il nuovo modello sarà affidato a Bernardi, vice campione di Francia per i veicoli a due ruote motrici e al suo copilota Victor Bellotto.

Per tutti gli amanti dei dati tecnici, il telaio è un monoscocca in acciaio saldato con rollbar e sospensioni mcpherson, con il retrotreno a braccio ad H. Il raffreddamento dei motori invece è un derivato di serie con un'alimentazione diretta ed un regime massimo del motore a 6500 giri/minuto. Il carburante utilizzato invece è un SP98 commerciale. 

I freni come abbiamo accennato sono particolari e precisamente i freni anteriori da asfalto hanno una misura di 330 mm x 28 mm, mentre gli anteriori da terra hanno una misura di 294 mm x 28 mm. I posteriori invece hanno dischi da 260 mm x 8 mm, con il freno a mano chiaramente idraulico. Le ruote sono Michelin con misura 6 x 15 da terra e 7 x 17 da asfalto.

Conclude la descrizione complessiva una trasmissione che è caratterizzata da una frizione Sachs, un differenziale a slittamento limitato di tipo zf ed un selettore sul pianale con sblocco elettronico Mar. La trasmissione è Sadev a 5 rapporti più retromarcia. E ora buon gas a tutti!

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