Molto spesso gli automobilisti sono un attimo confusi su come leggere le sigle impresse sui pneumatici. In questo articolo vogliamo creare un minimo di chiarezza e rendere più chiare e trasparenti tutte le diverse sigle che troviamo sui nostri pneumatici.

La figura del pneumatico è fondamentale. Anche se potrebbe sembrare qualcosa di inutile, conoscere alla perfezione tutte le sigle che sono impresse su di esso, è qualcosa di fondamentale. Risparmiare infatti sull'acquisto di un buon pneumatico, può avere un effetto boomerang. Chi più  spende nel settore dei pneumatici, maggiormente ha un ritorno in termini di sicurezza, consumi ridotti e rumorosità contenuta.

Per analizzare un pneumatico esistono alcuni passaggi fondamentali, che adesso andiamo a riportare qui di seguito.

Come primo aspetto chiaramente è fondamentale l'esistenza di un brand, ovvero di una marca impressa sul pneumatico. I principali brand che possiamo trovare sono ad esempio Michelin, Goodyear, Firestone, Continental, Dunlop, Pirelli e molti altri.  Le case automobilistiche spesso e volentieri, a fianco del proprio nome, posizionano anche un Brand legato a pneumatico. Se ad esempio una determinata marca sviluppa un pneumatico attento ai consumi, potremmo trovare quindi l'indicazione di un nome di quel determinato pneumatico.

Come secondo aspetto da osservare è l'indicazione di una P sopra la spalla del pneumatico seguita da un insieme di cifre. La lettera P indica che la gomma è stata progettata per i veicoli da trasporto passeggeri, mentre osserveremo T nel caso in cui si tratti di gomme di scorta. Gli autocarri leggeri invece presentano le lettere LT, mentre i rimorchi speciali le lettere ST.

Arrivati a ciò, arriviamo forse alle combinazioni di numeri più famose per quel che riguarda un pneumatico. Molto spesso troviamo tre cifre, separate da una sbarra da due cifre e successivamente una lettera e due cifre. Un esempio per semplificare il tutto è questo: 

225/55 R 16

Le prime tre cifre indicano la larghezza in millimetri del battistrada, ovvero 225mm. Le secondo due cifre (55 in questo caso) indicano invece il rapporto percentuale tra l'altezza della spalla e la larghezza del battistrada.  Le ultime due cifre invece indicano il diametro del cerchio (16).  Normalmente tra la prima coppia di due cifre e le ultime due, troverai una R quasi sempre, che indica la struttura radiale delle ruote.

Al termine di tutta questa serie di numeri, potresti trovare anche altre due cifre seguite da una lettera.  Non stiamo parlando di numeri messi lì per caso, ma sono esattamente l'indice di quanti kg può sopportare la gomma.  Su tale aspetto dobbiamo sempre confrontare il libretto di circolazione e non potremo mai montare delle gomme che abbiano un indice di portata inferiore a quello espresso sul libretto. 

Al termine di tutta questa sfilza di numeri e di lettere, troviamo per l'appunto una lettera. Essa esprime la velocità massima a cui la gomma resiste ed è stata omologata. Ecco una tabella riassuntiva:

• S indica che il pneumatico è stato omologato fino a 180 km/h;
• T indica che il pneumatico è stato omologato fino a 190 km/h.
• U indica che il pneumatico è stato omologato fino a 200 km/h.
• H indica che il pneumatico è stato omologato fino a 210 km/h.
• V indica che il pneumatico è stato omologato fino a 240 km/h.
• ZR indica che il pneumatico è stato omologato fino a 240 km/h.
• W indica che il pneumatico è stato omologato fino a 270 km/h.
• Y indica che il pneumatico è stato omologato fino a 300 km/h.

Un altro aspetto importante da osservare sono anche quattro cifre che sono state inserite all'interno di un piccolo ovale. Esse esprimono esattamente la settimana e l’anno nel quale la gomma è stata creata. Se troviamo infatti 0420, significa che è stata realizzata nella quarta settimana del 2020.

Le moderne ruote contemplano anche tutta una serie di altre informazioni legate alle prestazioni della gomma. Esistono infatti 7 classi di efficienza, dalla A che è la migliore, fino alla G ovvero la peggiore. Inutile dire, a quale tendere!

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