La B alata presenta la versione spinta del suo SUV dalle importanti dimensioni. Dentro un lusso totale, mentre fuori abbiamo una classe assoluta. Sembra incredibile come si possa spingere a tanto una vettura. Scopriamo i dettagli tecnici che si nascondo sotto il cofano.

 

Se si pensa che il tutto iniziò con due apprendisti meccanici, quasi non ci si crede, con qualche anno di lavoro presso varie officine meccaniche di Londra. Invece successe proprio così con i fratelli Bentley, che produssero nel 1919 il primo prototipo denominato “3 Litre”, che montava per l’appunto un 3.000 sviluppato su un quattro cilindri. Con l’acquisizione da parte della rivale Rolls-Royce negli anni ‘30, ma soprattutto dopo l’acquisizione negli anni 2000 da parte del gruppo Volkswagen, la B alata, simbolo di lusso ed eleganza, è tornata a splendere nuovamente.

 

Presente già sul mercato con due motori, un V8 e un V12, oltre che nella configurazione eco-friendly, viene presentato ora la versione più spinta in assoluto, denominata “Speed”. Già nella versione top di gamma, attualmente in produzione, ovvero il V12, la potenza a disposizione del fortunato guidatore è un motore da sei litri con doppio turbo-compressore. Con la stessa piattaforma del maxi SUV di casa Audi, il Q7, quasi la totalità dei componenti sono stati sviluppati appositamente per la Bentayga.

 

Il reparto Bentley Motorsport si è quindi messo al lavoro e ha messo in essere una serie di miglioramenti alla versione già in produzione, al fine di ottenere il massimo da questa struttura. Quello che ne esce è un 6.000 disposto in un V12, abbinato ad un doppio turbocompressore e ad un cambio automatico ZF con 8 rapporto. Per garantire la totale sicurezza, tenuta di strada e performance, gli ingegneri hanno optato per una trazione integrale permanente. Solo in questo modo i ben 635 cavalli possono dare il meglio nella vita di tutti i giorni, oltre che in pista. Da un punto di vista estetico, si notano variazioni per quel che riguarda il paraurti anteriore, con relative prese d’aria di maggiori dimensioni e uno spoiler disegnato appositamente e posizionato sulla sommità del portellone posteriore. I cerchi in lega hanno un diametro da 22 pollici, che uniti alle sospensioni pneumatiche adattive e al sistema di controllo della stabilità di proprietà “Bentley Dynamic Ride”, danno stabilità a tutte le velocità. I freni? 20 kg più leggeri della versione “normale” della Bentayga e resistenti a lavorare fino a 1.000 gradi.

 

Se facciamo un confronto con l’altro grande SUV da poco entrato in produzione, ovvero il Lamborghini Urus, la Bentley esce vincitrice dal punto di vista della velocità massima di punta. I dati ufficiali infatti affermano che sia possibile toccare i 306 km/h, contro i 305 km/h della Urus. Una differenza davvero esigua, ovvero un chilometro orario, che non si avverte assolutamente a nessuna velocità, ma che può attribuire lo scettro del SUV più veloce al mondo.

 

Come altro lato, invece, nei dati relativi all’accelerazione, è il veicolo prodotto in terra emiliana ad essere vincitrice. In questo caso possiamo toccare i 100 km/h in appena 3.6 secondi, contro i 3.8 della vettura inglese e i 4 della versione classica della Bentley.

 

E che dire degli interni in Alcantara e realizzati a mano? Impagabili e praticamente senza prezzo.

 

credit photo Bentley media press