E’ stata appena presentata la versione cattiva della mitica Charger, con ben 18 centimetri di passaruota allargati. Con un V8 da 717 cavalli le prestazioni non mancano, anche con una massa non proprio leggera. 

 

Dodge, da sempre auto emblema del paese a stelle e strisce, fatto di cavalli puri, potenza e asfalto bruciato sotto la spinta dei pneumatici. Fondata nel 1914 da John Francis Dodge e Horace Elgine Dodge, ha visto con FCA una sorta di rinascita, merito anche dello scorporo con il marchio Ram Trucks. 

 

Dodge sinceramente non ha mai deluso, e non inizia certo ora. E’ stato appena presentato la nuova versione iper cattiva della Charger, maxi coupé di oltre 5 metri di lunghezza e un peso che supera i 2.000 kg. Stiamo parlando della versione Widebody, con alcune importanti modifiche alla vettura. Usata anche dalla polizia statunitense, nella versione “base”, erano state realizzate alcune versioni già spinte in passato. Ci riferiamo alla Charger SRT Hellcat, con un motore sotto il cofano V8 6.2 di cilindrata, 707 cavalli e ben 880 Nm di coppia motore. Con una velocità massima di punta di 328 km/h sembrava che fossimo già arrivati al top per questo telaio e questa vettura. Ed invece ci sbagliavamo. 

 

I passaruota allargati di 8.9 centimetri per lato, creano un’immagine robusta ed aggressiva. L’enorme bocca nel paraurti, unita con la presa d’aria posizionata nel cofano motore e i fari a led a C posizionati agli estremi, fanno sì che il frontale sembri ancora più largo. Se la si guarda di lato, i cerchi in lega sono da 20 pollici, con un assetto ribassato e uno spazio veramente minimo tra i pneumatici sono vicinissimi ai passaruota. Pneumatici che ovviamente non sono “ordinari”, ma ad alte prestazioni Pirelli, con freni Brembo per un controllo ottimale su strada e su pista di questo piccolo mostro. Perché proprio di un mostro stiamo parlando, di V8 6.2 come cilindrata con 717 cavalli pronti a lanciare da 0 a 96km/h (test realizzati con le miglia usa) in appena 3.6 secondi. Con un assetto rivisto, molle e barre stabilizzatrici più rigide e uno sterzo reso più performante grazie ad un approfondito studio in casa Dodge, la vettura può raggiungere i 315 km/h tranquillamente, anche se “tranquillamente” non lo si è mai a queste velocità. 

 

Un piccolo concentrato di potenza, da sfruttare comunque nelle situazioni anche ordinarie. Ed è per questo che sono state introdotte tre modalità di guida, a seconda del percorso da percorrere. Street, Sport, Track a seconda che si guida in città, in un percorso veloce o in pista. A seconda di cosa viene scelto dal pilota/guidatore sul maxi schermo presente nella consolle, vengono modificate la risposta del motore, del cambio, dello sterzo, del controllo di trazione e le sospensioni. Strada che vai, settaggio che trovi.

 

Per vederla su strada dobbiamo attendere ancora qualche mese, precisamente fino a inizio 2020, sia nella versione che abbiamo appena descritto, sia in quella leggermente meno potente. Stiamo parlando della Widebody Scat Pack, con cerchi in lega non da 20, ma più piccoli e solamente, si fa per dire, 492 cavalli a disposizione di un motore aspirato V8 con cilindrata 6.4. Non più 3.6 secondi per i nostri 0-100 km/h (o quasi), ma bensì 4.3 secondi. 

 

Non siamo nuovi a versione iperspinte delle Dodge, e qualche mese fa era anche uscita un’indiscrezione che poteva essere la casa statunitense a fornire i motori alla Maserati, dopo la rottura con Ferrari. Quello che colpisce in questo caso è la sensazione di praticità di guida che trasmette la Widebody. E tu, quale vettura della Dodge preferisci alla guida? Commenta qui sotto 

 

Credit photo: FCA media press website