La casa automobilistica con sede in provincia di Modena sta realizzando la versione senza tetto della Huayra BC. 40 esemplari per un V12 biturbo 6.0 di cilindrata. Pesa meno di una Ford Focus e supera i 300 km/h senza battere ciglia. Serve altro?

 
Prima la Huayra, poi la Huayra BC e ora la Huayra BC Roadster. Tre tappe per un’evoluzione costante in termini di ricerca di materiali, stile e performance. L’ultima nata è destinata a far viaggiare con il vento tra i capelli, nelle belle giornate estive, godendosi una meraviglia di tecnologia senza confronto. E se arrivano le nuvole, un tettuccio rigido in carbonio copre velocemente la testa del pilota. 

“Un’estrema ispirazione alla bellezza e alla ricerca scientifica. In ogni sua forma.” è lo slogan che appare non appena si apre il sito della Pagani. L’idea è nata non appena era stata presentata la versione chiusa, per creare un discorso di continuità tra coupé e roadster. 

Il prodigio della meccanica è un motore realizzato appositamente da Mercedes AMG per Pagani, nella configurazione 5.980cc V12 60° bi-turbo con 36 valvole, capace di sprigionare ben 802 cavalli a 5900 giri/min e 1050 Nm dai 2000 ai 5600 giri/min. 

Con una spinta posteriore, ed un cambio con differenziale elettromeccanico a sette rapporti xtrac amt trasversale, per tenere a bada questo missile ci pensano i freni Brembo in carbo ceramica. Le dimensioni sono di tutto rispetto, per la precisione 398*36mm con pinze monolitiche a 6 pistoni per le ruote anteriori, mentre per quelle posteriori abbiamo 380*34mm con pinze monolitiche a 4 pistoni. Dal punto di vista estetico le ruote hanno diametro da 20 pollici nell’asse anteriore, mentre 21 in quello posteriore. Le sospensioni sono a doppi bracci a triangolo indipendenti forgiati in lega di alluminio, in aggiunta a molle elicoidali e ammortizzatori controllati elettronicamente. Il tutto in appena 1250 kg a secco, meno di una Focus. 

Mistero invece per quel che riguarda le prestazioni su strada, a parte la velocità massima che sarà sicuramente oltre i 300.  L’unico dato significativo che è trapelato finora è la tenuta laterale in curva: ben 2.2 G. Un dato pazzesco! E se pensiamo che la versione chiusa (ovvero la Huayra BC) crea 500 kg di carico aerodinamico ai 280 km/h, va da solo il pensiero sull’ordine di grandezza di quanto sarà il dato per la Roadster. 

Quante ne vedremo su strada? Solamente 40 esemplari, in parte già acquistati senza neanche vederla dal vivo o sentire il rombo del motore. Ma a pensarci bene, in questi casi non è tanto importante provarla prima. Ci si innamora semplicemente sentendo il nome e i dettagli del motore. E poco conta se i sedili sono di derivazione dal comparto Formula 1, senza perdere il piacere di guida di tutti i giorni, con tutto sto bendidio di vettura. Anche perchè il prezzo di vendita non è proprio per tutti, anzi per quasi nessuno, dato che bisogna staccare un assegno da 3 milioni di euro, iva e tasse di immatricolazioni escluse. A conti fatti arriviamo a 3.7 milioni di euro. 

Continua così l’evoluzione della Huayra, oltre a tutte le versioni speciali. Ricordiamo per questo capitolo, la “Monza Lisa”, la “Huayra 730S”, “The king”, fino ad arrivare alla BC e all’attuale BC Roadster. Se la prima ha una finitura lucida impreziosita da strisce tricolore e interni rosso fuoco, la “730S” ha una colorazione esterna ed interna blu traslucida con cerchi oro. “The King” invece ha una colorazione bianca e una corona impressa sui flap posteriori. Curiosità? Il portabicchiere (l’unico per una Pagani) che è stato realizzato in fibra di carbonio per la “The King”.  Tutte queste autovetture sono pezzi unici, realizzate per tre differenti e fortunati proprietari, rispettivamente Kris Singh (amministratore delegato di una società di investimenti), Alejandro Salomon (produttore cinematografico di 34 anni) e Roger Beit (legato al mondo dell’alta finanza internazionale). 

Appuntamento quindi per le foto che vedremo sui social di questi 40 fortunati proprietari, invidiati da milioni di persone.