La casa automobilistica tedesca da sempre sinonimo di sportività e di lussuosità, ha deciso di rimodulare e di riprogettare la propria rete di produttività.

BMW, uno dei brand leader automotive in termini di sportività, ha voluto realizzare una riprogettazione totale dei propri stabilimenti, andando a ottimizzare le risorse,  anche in considerazione dell’imminente ormai passaggio all'era elettrica.

Come notiamo sempre più,  l'aumento delle versioni ibride comporta alle case automobilistiche di andare a predisporre industrie che siano capace di adattarsi sempre di più alle esigenze del mercato, oltre ovviamente a riprogettare la catena di montaggio per l’insorgenza delle vetture elettrificate ed elettriche.

BMW ha presentato nelle scorse settimane tutta una serie di progetti che evidenziano l'intenzione della casa tedesca di andare a posizionarsi in tutti i segmenti automotive, con almeno una vettura elettrificata. Nasceranno infatti le nuove serie 7 e Serie 5, in versione completamente elettrica. Oltre a questo chiaramente verranno implementate le varie vetture delle varie altre classi, a partire anche dalle più piccole.

Per fare questo, BMW ha deciso di investire 400 milioni di euro in un nuovo piano di riassetto per lo stabilimento storico di Monaco. Stiamo parlando di uno stabilimento che ha  quasi 100 anni e che permette quindi all'azienda di essere simbolo di continua trasformazione e adattamento ai cambiamenti del mercato.

Da qui al 2026, quindi verrà sviluppato in modo completo questo nuovo processo di produzione. Secondo quanto dichiarato dai top manager, ogni stabilimento produttivo sarà in grado di realizzare almeno una versione elettrica, oltre a essere completamente adattabile e poter realizzare vetture con motore termico e motore elettrificato, all'interno della stessa catena di assemblaggio. Questo aspetto, oggetto di ottimizzazioni a livello di ingegneria organizzativa, permette alla BMW di adottare a tempo zero le richieste del mercato e a spingere su determinate richieste particolari che possono insorgere, che casomai non erano state preventivate dalle previsioni iniziali.

Chiaramente i motori termici non verranno abbandonati. I mitici motori a 4, 6, 8 e 12 cilindri, saranno infatti prodotti nello stabilimento dell'azienda in Austria, precisamente a Steyr, e in futuro ad Hams Hall in Inghilterra.

BMW, sul piano dello sviluppo dei motori elettrici, e precisamente nello stabilimento di Dingolfing,  andrà ad aumentare il numero dei dipendenti da 1000 a 2000,  le quali andranno a inserirsi in un piano generale di formazione che è stato sviluppato addirittura a partire dal 2009, con circa 50.000 persone già formate sulle vetture elettriche.

I sistemi di trasmissione elettrici, sono anche al centro sia dell'analisi, ma anche dello sviluppo in termini di ricerca da parte di BMW. L'azienda infatti sta investendo in apparecchiature di produzione per il sistema eDrive, prodotti altamente integrati e batterie ad alta tensione presso il Centro di Dingolfing. 

Osservando il tutto dall'esterno, secondo un'analisi complessiva, ci sembra l'azione di BMW quanto mai lungimirante, anche in virtù delle attuali e nuove restrizioni che verranno portate  sulle nostre strade, con l'introduzione dei nuovi standard Euro 7.

Saranno sempre più stringenti e necessiteranno quindi di vetture sempre più performanti sotto l'aspetto della perfetta combustione senza l'emissione di particolato sospeso sottile. Un mondo dell'auto quindi che si sta spostando verso un rispetto totale dell'ambiente e che non può far altro che andare incontro quindi ad un processo di miglioramento della qualità dell'atmosfera, e di benessere di tutti noi.

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